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      ENPAPI, D’Alfonso chiede commissariamento straordinario: “Serve legalità e tutela degli iscritti”

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      Pescara, 8 ottobre 2025 – L’Onorevole Luciano D’Alfonso ha depositato un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministero dell’Economia e delle Finanze, sollevando forti preoccupazioni sulla governance dell’ENPAPI – Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica.

      Al centro dell’interrogazione, le gravi irregolarità emerse nelle procedure elettive dell’Ente, oggetto di approfondimenti giudiziari e di ripetute diffide ministeriali. D’Alfonso richiama l’attenzione sulla citazione diretta a giudizio di cinque amministratrici per presunto falso in atto pubblico, in relazione alla tornata elettorale del 2020. Nonostante ciò, quattro delle imputate ricoprono ancora cariche retribuite all’interno dell’ENPAPI.

      Nella tornata elettorale del 2024, i Ministeri vigilanti hanno riscontrato l’illegittima esclusione di oltre 120 candidati, favorendo di fatto l’unica lista ammessa, riconducibile all’attuale Presidente e comprendente le amministratrici imputate. Il Ministero del Lavoro ha più volte diffidato l’Ente a ripetere le elezioni in modo trasparente, ma le scadenze sono state disattese e l’ENPAPI ha avviato ricorsi al TAR, con un significativo dispendio di risorse pubbliche.

      «Un ente previdenziale deve operare in piena legittimità e trasparenza» – ha dichiarato D’Alfonso – «La situazione attuale genera una stasi imbarazzante per la categoria infermieristica e richiede un intervento deciso. Ho chiesto ai Ministri se siano a conoscenza dei fatti e se non ritengano necessario disporre un commissariamento straordinario, non limitato alle elezioni, per ristabilire la legalità e tutelare il patrimonio degli iscritti».

      Il parlamentare abruzzese ricorda inoltre che nel 2019, in circostanze analoghe, l’ENPAPI fu commissariato con decreto interministeriale, pur in assenza di condanne definitive. Oggi, a fronte di procedimenti penali in corso e di reiterate irregolarità, il Presidente dell’Ente ha persino rinunciato a costituirsi parte civile nel processo, rinunciando alla tutela dell’Ente stesso.

      L’interrogazione chiede infine quali iniziative il Governo intenda assumere per garantire che l’ENPAPI sia amministrato nel rispetto della legge e degli interessi degli infermieri contribuenti, evitando ulteriori danni economici e istituzionali.

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