Pescara, 12 ottobre 2025 – Il Partito Democratico abruzzese, insieme al Patto per l’Abruzzo, ha sollevato gravi dubbi sulla regolarità dell’Avviso pubblico regionale per l’assegnazione di 8,2 milioni di euro ai comuni sotto i 30.000 abitanti. Durante una conferenza stampa tenutasi a Pescara, il segretario regionale Daniele Marinelli ha denunciato una gestione opaca e potenzialmente clientelare delle risorse pubbliche, chiedendo equità e trasparenza nella distribuzione dei fondi.
Grazie all’accesso agli atti, le opposizioni in Consiglio regionale hanno rilevato anomalie significative: alcune domande di finanziamento risultano protocollate prima ancora della pubblicazione ufficiale del bando, avvenuta il 6 ottobre alle 15:30. Il Comune di Rosciano, ad esempio, ha presentato la domanda il 3 ottobre, mentre Villalfonsina ha inviato due richieste oltre due ore prima dell’apertura formale. Altri 23 comuni hanno risposto entro i primi 30 minuti, molti dei quali con amministrazioni riconducibili al centrodestra.
Secondo il PD, il criterio cronologico previsto dal bando avrebbe favorito solo le prime 16–25 domande, escludendo di fatto gran parte dei comuni interessati. “Non si può accettare che un’istituzione pubblica distribuisca risorse in modo così parziale e opaco”, ha dichiarato Marinelli. “Siamo pronti a trasmettere i documenti alla Procura affinché venga fatta piena luce.”
Il Governo regionale ha successivamente ritirato l’Avviso e ne ha pubblicato uno nuovo il 9 ottobre, con modifiche minime e formali. Per il PD, si tratta di un tentativo di rimediare a una situazione imbarazzante, senza affrontare le criticità sostanziali.
La vicenda, secondo l’opposizione, evidenzia un uso distorto delle risorse pubbliche e una gestione che rischia di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. “Serve garantire parità di accesso ai bandi e rispetto delle regole, senza favoritismi politici”, conclude la nota del Patto per l’Abruzzo.
