Sembrava che l’argomento Nuova Pescara fosse stato emarginato da questa campagna elettorale per la Camera e per il Senato. Del resto, tra i candidati c’è chi, come Luciano Di Lorito (Pd), l’ha osteggiata tutti i giorni. C’è anche chi l’ha prima combattuta, poi esaltata e, quindi, messa in stand by per ritirarla su (a scopo elettorale?) nei giorni scorsi: ed è il caso di Luciano D’Alfonso (Pd). E c’è, infine, chi l’ha sostenuta a chiacchiere, parliamo di Guerino Testa (Fdi) e Lorenzo Sospiri (Fi), per tentare di farla rinviare al 2027 con un emendamento-vergogna, abortito in extremis, che non fa onore né all’uno né all’altro. Nazario Pagano (Fi) sulla fusione di Montesilvano, Spoltore e Pescara non si è mai speso dialetticamente come avrebbe dovuto e, quindi, va considerato non pervenuto. Ci ha pensato Calenda Azione-Italia Viva a riportare in auge l’argomento. Questa sera, alle 18.30, nella sede elettorale di Roberto Quercia, in via Carducci, angolo via Parini, ci sarà un incontro dibattito, aperto a tutta la cittadinanza, dal titolo chiaro come l’acqua di ruscello: “Nuova Pescara, una opportunità per il futuro”. Saranno presenti, per l’Associazione Nuova Pescara, da anni in prima linea nella battaglia per il rispetto della legge regionale sulla Fusione, il presidente Marco Camplone e Antonio Ciofani. Per Azione-Italia Viva, i candidati alla Camera dei deputati Roberto Quercia, per l’occasione anche padrone di casa, Giulio Cesare Sottanelli e Camillo D’Alessandro, il segretario comunale di Azione Stefano Torelli e il consigliere comunale Carlo Costantini, promotore e vincitore del referendum che nel 2014 ha sancito la costituzione di un comune unico. La Legge regionale del 2018 prevedeva la fusione alla data del primo gennaio 2022, spostata di un anno a causa dell’epidemia di Covid. “Per noi, l’unico possibile secondo rinvio è quello contemplato dalla Legge: primo gennaio 2024. Chi vuole andare oltre è in malafede o non è in grado di governare quanto stabilito in maniera democratica”, ha detto Camplone in varie occasioni. “Lo Stato ha messo a disposizione 105 milioni di euro per la Fusione, di cui 5 milioni nel 2023 per recuperare i ritardi sin qui cumulati. Con questi soldi si fonda una metropoli”. Camplone ha anche precisato che l’Associazione Nuova Pescara era e resta a disposizione di qualsiasi candidato voglia affrontare il problema. D’Alfonso e Testa si sarebbero mostrati interessati. Vediamo.
