Desta parecchie perplessità l’operazione che la giunta comunale di Ortona intende effettuare, sulla base di quanto indicato nel terzo punto all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, in cui si parla di “permuta di un terreno del patrimonio comunale ad integrazione delle aree del parco Ciavocco con terreni di proprietà privata”. Un’operazione che in realtà sembrerebbe configurare una potenziale lesione dell’interesse pubblico e che rischia di procurare un indebito ed ingiustificato vantaggio unicamente in favore di una società riconducibile ad ex amministratori pubblici molto vicini all’amministrazione in carica.
Nella proposta che sarà discussa sabato prossimo in Consiglio, infatti, viene affermato che i terreni che il Comune di Ortona andrebbe ad acquisire “hanno un valore di mercato maggiore rispetto al terreno che andrà ceduto”, che “la permuta avverrebbe senza esborso di denaro da parte dell’Ente” e che ”i terreni oggetto di permuta ricadono entrambi nella medesima destinazione urbanistica del PRG vigente”. Tale valutazione, che sembrerebbe delineare uno scambio alla pari, si basa su una perizia che stima in 95 euro al metro quadrato il valore dei 770 mq di terreni comunali e in 130 euro al metro quadrato il valore dei due terreni privati che si estendono su una superficie complessiva di 590 mq. In sostanza il Comune – sulla base di quanto sostenuto dalla giunta Castiglione – trarrebbe addirittura vantaggio da tale operazione, dal momento che acquisirebbe terreni dal valore di 76.700 euro e cederebbe terreni che valgono 73.150 euro, senza sborsare un centesimo di differenza.
Se però il valore dei terreni oggetto di permuta e appartenenti al privato è effettivamente pari a 130 euro al metro quadrato, appare naturale interrogarsi sulle ragioni per le quali l’Agenzia del demanio, quasi contestualmente, abbia messo in vendita una porzione di terreno, indicata su una particella adiacente sullo stesso foglio catastale, ad un valore di appena 18 euro al metro quadro. Allo stesso tempo viene da chiedersi come sia possibile che i terreni privati, accatastati come vigneti di media produzione (senza che peraltro si notino vigneti su quei terreni) siano valutati ad un prezzo così elevato, mentre quelli comunali, potenzialmente utilizzabili per qualsiasi altro scopo di natura commerciale e imprenditoriale, decisamente più remunerativo, abbiano una valutazione notevolmente inferiore.
Siamo certi che siano solo casualità, così come siamo convinti che sia una semplice coincidenza la circostanza che la società proprietaria del terreno oggetto di permuta sia riconducibile ad ex amministratori locali molto vicini al sindaco, che hanno fattivamente contribuito al suo successo elettorale. Chiediamo tuttavia al sindaco Castiglione e alla sua Giunta di chiarire nel dettaglio ogni aspetto di questa operazione, provando a sgomberare il campo dai dubbi che qualsiasi cittadino, di fronte a tali coincidenze, è certamente legittimato a porsi. Invitiamo al contempo i membri dell’amministrazione comunale a compiere un esame di coscienza e a far prevalere un minimo di buon senso, rinunciando ad un’operazione che potrebbe rivelarsi passibile di ulteriori conseguenze, in quanto palesemente contraria all’interesse pubblico della collettività ortonese.