
Pescara, 24 giugno 2025 – Ancora tensioni e scontri nel Consiglio comunale di Pescara. Durante l’ultima seduta, il movimento “Pettinari per l’Abruzzo”, guidato dal consigliere regionale Domenico Pettinari, ha messo in atto una dura protesta contro quella che definisce una “sistematica violazione delle prerogative dei consiglieri di opposizione”.
Il gruppo ha presentato circa 100 emendamenti relativi a una delibera sull’acquisizione di aree al patrimonio comunale. Tuttavia, il Presidente del Consiglio avrebbe cassato il 95% delle proposte, consentendone la discussione solo per una minima parte. Un atteggiamento definito “una forzatura istituzionale” dai membri dell’opposizione.
Il nodo centrale dello scontro riguarda una richiesta di trasparenza avanzata dai consiglieri su 114 fornitori morosi che, secondo l’opposizione, avrebbero percepito pagamenti dal Comune nonostante la mancata regolarizzazione dei propri debiti. Pettinari ha ricordato che l’articolo 25 del Regolamento comunale garantisce ai consiglieri pieno diritto d’accesso agli atti e a tutte le informazioni in possesso dell’Ente.
La situazione è stata definita paradossale: da un lato, il Comune avrebbe fornito nella delibera dati sensibili di un privato cittadino coinvolto nella cessione delle aree di Via Mezzanotte; dall’altro, avrebbe negato i nominativi dei fornitori morosi, richiamando presunte ragioni di riservatezza.
“È surreale – afferma Pettinari – ricevere dati personali dettagliati in un caso e vederli oscurati nell’altro. Quali verità si vogliono celare? Di cosa ha paura l’amministrazione?”
Il Consiglio è stato aggiornato a mercoledì, in seguito alla bagarre che ha impedito la conclusione della seduta. L’opposizione respinge al mittente le accuse di ostruzionismo: “Stiamo solo esercitando – ha detto Pettinari – il nostro diritto-dovere di vigilanza sull’operato dell’amministrazione, previsto dalla Costituzione.”
Infine, è stato denunciato un ulteriore episodio di offesa in aula, rivolto al consigliere Di Pillo, che si aggiunge a precedenti insulti. Pettinari parla di un clima ormai intollerabile: “Da mesi subiamo attacchi e provocazioni. La nostra colpa? Un’opposizione dura, ma legittima.”