Un comunicato stampa congiunto di Srour, D’Angelo e Cappelli ne sottolinea la valenza
La scelta del leader di Italia al Centro di non “tradire” il proprio territorio trova l’unanimità dei consensi dentro il partito di Toti.
“In un momento nel quale tutti si accapigliano per un posto sicuro, rinunciare a un collegio blindato perché estraneo al territorio per il quale ci si è tanto spesi per metterlo a disposizione del proprio partito con criteri di territorialità, come ha fatto il senatore Quagliariello, è un gesto che nobilita la politica e che dovrebbe essere da esempio per molti. La sua scelta ci carica ancor più di responsabilità, sapendo che l’impegno di Gaetano, del nostro partito e di tutti noi per il nostro territorio da oggi non si ferma ma raddoppia”. Lo dichiarano Mimmo Srour, segretario regionale di “Italia al Centro” in Abruzzo, Daniele D’Angelo, segretario provinciale dell’Aquila, e Mauro Cappelli, segretario cittadino aquilano.
ELEZIONI: TOTI, QUAGLIARIELLO ESEMPIO POLITICA COME SERVIZIO = (AGI) – Roma, 18 ago. – “Il nostro partito non è legato alle poltrone a tutti i costi e il gesto di uno dei suoi fondatori, Gaetano Quagliariello, di rinunciare a un seggio sicuro, già attribuito a lui come era naturale in quanto coordinatore del nostro partito, poiché fuori dal suo territorio lo dimostra in modo concreto. Un gesto importante, né scontato, né dovuto”. A dirlo è Giovanni Toti, presidente di Italia al Centro, che si presenterà alle prossime elezioni con la coalizione ‘Noi Moderati’. “L’impegno che Quagliariello ha profuso in questi anni merita in sé un plauso. Anche se il Parlamento perderà una delle sue figure più preparate, sono certo – riprende – che il suo lavoro per il Paese proseguirà, così come il suo progetto di dare una casa ai moderati a cui stiamo lavorando insieme. Ovviamente il suo grande senso delle istituzioni, legato all’importanza di rappresentare il territorio, sarà la stella polare del nostro operato anche nelle scelte che prenderemo in futuro”. “Spero che il gesto sia in qualche modo di ispirazione e insegnamento a tutti coloro che, complice una legge elettorale che poco premia merito e impegno, ritengono un collegio blindato un diritto e non un mezzo per servire il territorio che si rappresenta”, conclude. (AGI)Bal 181928 AGO 22