
Verso una risoluzione del Consiglio regionale
La vertenza per il rinnovo del contratto della sanità privata in Abruzzo approda ufficialmente in Consiglio regionale. Nella giornata del 17 giugno, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil Funzione Pubblica hanno preso parte alla riunione dei Capigruppo per presentare una bozza di risoluzione che mira a porre fine al lungo stallo contrattuale per i dipendenti delle strutture accreditate.
Al centro della proposta sindacale, la richiesta di modificare la normativa regionale, vincolando l’autorizzazione all’accreditamento alla stipula e all’aggiornamento del contratto collettivo di lavoro da parte delle strutture private. Un’azione normativa che, secondo i promotori, rappresenterebbe un primo passo concreto per colmare un divario retributivo ritenuto ormai insostenibile.
«Oggi i lavoratori della sanità privata percepiscono in media il 30% in meno rispetto ai colleghi del settore pubblico», ha denunciato Vincenzo Mennucci, segretario CISL FP Abruzzo Molise. Al suo fianco anche Luca Fusari, della CGIL, entrambi convinti della necessità di una revisione della legge nazionale per sincronizzare i rinnovi contrattuali tra pubblico e privato.
Il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, che aveva già incontrato una delegazione di lavoratori durante la protesta del 22 maggio a Pescara, ha recepito le sollecitazioni, fissando per giovedì 19 giugno la prossima seduta consiliare, durante la quale la risoluzione potrebbe approdare all’esame dell’aula.