Sospiri su sentenza Tar relativa alle tariffe Consorzio di Bonifica

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“Il pronunciamento del Tar sulle tariffe del Consorzio di Bonifica è perfettamente in linea con la politica economica attivata dalla Regione Abruzzo in favore di una riduzione degli esborsi a carico dei privati, e soprattutto anche dal Consorzio stesso che comunque aveva già messo in piedi le condizioni per procedere con il taglio delle bollette. Il Tribunale amministrativo ha semplicemente sollevato il problema della distribuzione di quegli aumenti tra i contribuenti, ma ovviamente sia la Regione che il Consorzio sono assolutamente in favore della riduzione delle tariffe”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando la sentenza del Tar sugli aumenti delle tariffe del Consorzio di Bonifica Centro.

“In realtà il Tar non ha detto nel proprio pronunciamento che gli aumenti erano sbagliati, fermo restando che, seppur quando sono necessari, comunque non li condividiamo – ha ricordato il Presidente Sospiri –, ma va anche ricordato che quegli aumenti sono stati determinati, a suo tempo, da fattori esterni oggettivi, a partire dal caro energia: proprio per contenere tale fattore il Consorzio ha già fatto un bando di gara per 4milioni e mezzo di euro di investimenti per la realizzazione di 4 centrali idroelettriche, o meglio il rifacimento di 3 già esistenti e la costruzione ex novo di un quarto impianto, quattro stazioni che garantiranno al Consorzio un netto taglio dei costi che inevitabilmente si riverserà sulle bollette. Poi un secondo bando per 2milioni di euro di investimento per la realizzazione di 25 nuove stazioni di sollevamento, di cui 17 ex novo. In terzo luogo gli investimenti sulla depurazione, una voce che oggi incide sulle bollette, con l’obiettivo di ottimizzare il processo, innanzitutto allungando l’orario di attività degli impianti, passando da un turno unico odierno, dalle 8 alle 14, all’istituzione del secondo turno pomeridiano, dalle 14 alle 20. Tale intervento permetterà di passare dagli 87mila metri cubi di acqua trattata oggi ogni anno a 174mila metri cubi, per un impianto autorizzato a trattare sino a 220mila metri cubi l’anno, con incassi finanziari concreti. Al tempo stesso tutti stavamo lavorando per studiare ed elaborare una riduzione delle tariffe, gli stessi legali dei privati promotori di un ricorso al Tar e del Consorzio si erano incontrati per una composizione bonaria in virtù della politica virtuosa attivata, composizione poi congelata da un lato per le perplessità di uno dei privati, dall’altro lato per rispetto all’azione giudiziaria comunque portata avanti dal Tar stesso, che ora si è espresso affermando che quell’aumento comunque andava spalmato in modo diverso, su più soggetti, individuando una diversa distribuzione del canone, non gravando esclusivamente sui proprietari consortili. A questo punto andiamo avanti con il taglio delle bollette come già era intenzione del Consorzio che stava mettendo in piedi le condizioni per giungere all’obiettivo”.