
Focus anche su Prati di Tivo in Consiglio provinciale
Teramo, 24 giugno 2025 – Il Consiglio provinciale ha rinviato, nella seduta del 24 giugno, la discussione sulla costituzione di una Commissione bipartisan dedicata alla vicenda del Convitto e dei Licei “Delfico” di piazza Dante. La proposta di formare un organismo di lavoro condiviso era finalizzata a seguire da vicino tutti gli sviluppi legati alla progettazione, ai tempi di intervento, alla possibilità di un rientro a blocchi durante i lavori e all’intero processo di delocalizzazione, avviato dopo il sequestro dell’edificio da parte dell’autorità giudiziaria.
Il rinvio, concordato all’unanimità, è stato deciso per definire meglio forma, obiettivi e composizione della Commissione, nella prospettiva di arrivare a una soluzione pienamente condivisa tra maggioranza e opposizione.
Nel prosieguo della seduta, l’attenzione si è spostata sulla vicenda giudiziaria degli impianti di risalita di Prati di Tivo e Fano Adriano, tornata di stretta attualità dopo l’ordinanza di sospensiva del Tribunale d’Appello dell’Aquila che ha congelato la sentenza di dissequestro emessa lo scorso 12 maggio dal Tribunale di Teramo.
Su sollecitazione della minoranza, la Provincia è stata chiamata a chiarire la propria posizione rispetto a tre nodi chiave:
- quale strategia difensiva intenda adottare;
- chi debba sostenere le manutenzioni straordinarie degli impianti, come richiesto dal gestore Marco Finori;
- se ci siano fondi disponibili per effettuare questi interventi e
- se siano previsti i riposizionamenti degli Obellx in vista della stagione invernale.
Chiaro il messaggio del presidente della Provincia Camillo D’Angelo: > “La nostra linea non cambia. Gli impianti sono un bene pubblico che deve tornare alla collettività attraverso una gestione stabile e definitiva. Abbiamo risorse e tecnici per garantire le manutenzioni straordinarie previste dalla legge e le porteremo avanti con la massima trasparenza.”
Sui dissuasori antivalanga Obellx, il presidente ha ribadito che la Provincia li ha realizzati e riconsegnati, e che la gestione ora spetta a Regione e Comune, auspicando un rapido accordo tra le parti.
Nel concludere, D’Angelo ha voluto sottolineare l’importanza della nuova sinergia tra istituzioni, dai Comuni al GAL, dalla Regione al Parco: > “Per la prima volta c’è una visione condivisa sul valore del versante teramano del Gran Sasso. Questa unità d’intenti è la base su cui costruire una strategia efficace per il rilancio della montagna.”