
Roma – Ancora una fumata nera per la proposta della Lega sul terzo mandato dei presidenti di Regione. L’emendamento presentato dal senatore veneto Paolo Tosato al disegno di legge sull’adeguamento del numero di consiglieri e assessori regionali è stato bocciato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, con 15 voti contrari, 5 favorevoli e 2 astenuti.
A sostenere la proposta sono stati i tre senatori leghisti, un rappresentante del gruppo delle Autonomie e uno di Italia Viva. Astenuti due esponenti di Fratelli d’Italia, tra cui il presidente della Commissione Alberto Balboni. Ma è stata proprio la contrarietà di Fratelli d’Italia e Forza Italia a determinare l’affossamento dell’iniziativa, che da mesi rappresenta uno dei cavalli di battaglia del Carroccio.
Il provvedimento, se approvato, avrebbe aperto la strada a un terzo mandato consecutivo per i governatori, tra cui Luca Zaia in Veneto e Vincenzo De Luca in Campania, entrambi al secondo mandato e impossibilitati, allo stato attuale, a ricandidarsi. La Lega ha più volte sottolineato la necessità di superare il limite dei due mandati, ritenendolo un vincolo eccessivo alla continuità amministrativa.
Tuttavia, l’assenza di un’intesa politica tra i partiti della maggioranza ha reso impossibile l’approvazione. Fratelli d’Italia, per voce del deputato Giovanni Donzelli, aveva già chiarito che senza un accordo condiviso il partito non avrebbe sostenuto l’emendamento.