Lo spostamento della Fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore dal 2024 al 2027, dovuta alla Legge approvata ieri dal Consiglio regionale, non va giù ad Azione. Questa la nota del segretario provinciale Stefano Torelli.
A caldo la prima frase che mi viene in mente è : ” I rappresentanti suggellano di fregarsene dei rappresentati “. Purtroppo non ho mai avuto alcun dubbio che la proposta di legge Sospiri non passasse o, mia flebile speranza, potesse essere rivista, migliorata a tal punto da venire approvata da tutto il Consiglio Regionale. Questo però non è avvenuto perché non c’è mai stata la volontà politica dell’attuale giunta regionale di lavorare a ” quattro mani “. Certo per chi già vedeva la vicinanza del traguardo della fusione, sarebbe stato sempre un calice molto amaro ma forse lentamente bevibile. Ho sempre sostenuto che, c’era tutto il tempo, il nuovo comune dovesse partire il 1 Gennaio 2024, ma oggi con questo ulteriore rinvio al 2027 tutto diventerà possibile perché dalla nuova legge non si evince alcuna certezza che la nuova città nasca inderogabilmente nel 2027 ( strada facendo potrebbe arrivare un ulteriore rinvio che vorrebbe dire affossare per sempre il sogno della fusione ). Qualora invece tutto dovesse andare secondo le previsioni della legge appena avallata, saranno trascorsi 13 anni dal famoso referendum del 2014.
Un tempo enorme, inaccettabile ( per la Brexit, l’ho detto più volte, ci sono voluti circa tre anni ) che dimostra inequivocabilmente come la volontà maggioritaria del popolo del SI sia stata ignorata da buona parte della politica locale che, nascondendosi dietro ostruzionismi, incapacità tecniche e cause di forza maggiore, pandemia su tutte, ha sempre dato priorità a egoistici interessi di conservazione del potere che a quelli di tre comunità che vogliono realizzare una unione che socialmente è già esistente e che rappresenta una straordinaria opportunità di crescita culturale ed economica per i nostri territori.