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      AIMO: DOTARE OGNI ASL SU TERRITORIO DI MODERNE STRUMENTAZIONI

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      Roma – “È necessario pensare all’organizzazione degli ambulatori territoriali che, per costituire un reale supporto agli ospedali, devono essere dotati delle moderne strumentazioni indispensabili per la diagnosi precoce e per il monitoraggio delle patologie oculari”. A dirlo è la dottoressa Alessandra Balestrazzi, presidente dell’Associazione Italiana Medici Oculisti (AIMO) , intervenuta oggi a Roma alla conferenza stampa dal titolo ‘Benessere visivo e qualità della vita. Dialogo istituzionale per l’equità di accesso alle cure, organizzato su iniziativa dell’Intergruppo Parlamentare Prevenzione e Cura delle Malattie degli Occhi, presso la Sala Nassirya di Palazzo Madama. “Nell’ambito delle diverse ASL – ha aggiunto Balestrazzi – deve essere presente sul territorio almeno un ambulatorio/poliambulatorio che disponga di OCT, perimetro, tomografo e lampada a fessura fotografica”.

      Nel corso dell’evento, infatti, è stato presentato un documento di sintesi promosso dalla rivista di politica sanitaria Italian Health Policy Brief (IHPB) e frutto del confronto tra la comunità scientifica, le associazioni di pazienti e le organizzazioni civiche, contenente cinque proposte per una migliore presa in carico del benessere visivo: maggiore prevenzione e screening e coinvolgimento dei cittadini sul tema, nuovi modelli organizzativi tra ospedale e territorio,  inserimento delle maculopatie nel Piano Nazionale Cronicità, disponibilità e utilizzo dei dati sanitari, accesso all’innovazione tecnologica.

      A partecipare alla conferenza, tra gli altri, il senatore Giovanni Satta, co-presidente insieme all’onorevole Matteo Rosso, dell’Intergruppo Parlamentare: “È necessario contribuire a dar  corpo a nuove scelte di politica sanitaria – ha detto – che consentono di superare le attuali carenze assistenziali e organizzative nel settore”.

      Sul versante dell’importanza dell’accesso all’innovazione tecnologica, quindi, è intervenuto il professor Francesco Bandello , presidente Associazione Pazienti e Malattie Oculari, che ha detto: “Rinunciare alle nuove molecole e ai nuovi dispositivi per il trattamento delle vasculopatie corio-retiniche, privilegiando scelte di carattere finanziario, significherebbe relegare il nostro Paese in posizioni di coda nel campo dell’Oftalmologia, specialità in cui, storicamente, si è sempre primeggiato per competenze e tecnologie”.

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