“Il dado è tratto: l’elisuperficie del Pronto Soccorso di Pescara potrà tornare in funzione entro poche settimane. La gestione del servizio è infatti stata aggiudicata alla società GSA, attualmente la Asl sta effettuando la verifica dei requisiti, quindi si procederà alla stipula del contratto e all’inoltro dell’istanza di autorizzazione all’esercizio all’ENAC, l’Ente Nazionale di Aviazione Civile. Ultimati tutti i passaggi burocratico-amministrativi potremo restituire alla popolazione un servizio indispensabile spesso per garantire la salvezza di vite umane”. Lo ha ufficializzato il Presidente della Commissione Sicurezza del Territorio Armando Foschi dopo aver ricevuto la notizia dall’ingegner Luigi Lauriola, responsabile tecnico della Asl, che sta seguendo i lavori e le procedure amministrative inerenti la riattivazione dell’elisuperficie.
“L’elisuperficie a servizio dell’Ospedale civile è senza alcun dubbio una struttura fondamentale per garantire celerità e tempestività nel soccorso, che significa spesso fare la differenza tra la vita e la morte di un paziente – ha sottolineato il Presidente Foschi – e purtroppo la struttura realizzata sul tetto del parcheggio silos comunale non è più operativa da marzo 2017, ovvero da quando per il servizio di elisoccorso sono stati adottati dei mezzi, gli AW169, una sorta di ‘ospedale volante’, che hanno però un peso eccessivo rispetto all’agibilità dell’elisuperficie, che dunque è stata chiusa. Ovviamente la nostra amministrazione comunale ha subito acceso i riflettori sulla vicenda, consapevoli della rilevanza della problematica, il 23 gennaio 2020 abbiamo approvato in Consiglio comunale una mozione per chiedere la sua riattivazione e finalmente a luglio 2022 è arrivata l’apertura del cantiere. Ricordiamo che l’elisuperficie dell’ospedale civile di Pescara, realizzata con fondi del Comune, era stata originariamente progettata e collaudata per sostenere sino a un peso di 5mila chili, ma era stata autorizzata dall’Enac per elicotteri che avessero uno scarico in alzata di 3.500 chili. Nell’ultima procedura di gara, tra il 2016 e il 2017, però, sono stati scelti come vettori elicotteri che avevano anche una maggiore capienza ed erano utilizzabili per soccorsi in montagna, e il cui peso arriva a 4.700 chili, superando dunque l’autorizzazione dell’Enac. Nel 2019, presa in mano la pratica, lo stesso ingegner Lauriola ha ricostruito la storia dell’elisuperficie e nel mese di maggio ha realizzato una prova di carico con una società collegata alla Facoltà di Architettura dell’Università ‘d’Annunzio’, simulando i carichi del solaio, con uno scarico di 9.800 chili a ruota, dunque simulando due ruote degli elicotteri 19mila 600 chili, che, diviso per il coefficiente di calcolo 2,5, restituisce come valore di carico massimo consentito su quel solaio di 7.840 chili, dunque ben al di sopra del valore di collaudo. Da qui è partito il cantiere, ovvero, considerando che comunque la superficie della pavimentazione era completamente degradata, è stato predisposto un progetto di 460mila euro per il rifacimento della pavimentazione. I lavori sono partiti a metà marzo 2021 – ha proseguito il Presidente Foschi – e come da programma sono terminati, nel frattempo è stata inoltrata la documentazione all’Enac per far autorizzare l’elisuperficie a ospitare mezzi con un peso sino a 5mila chili. E non è finita, perché trattandosi di una struttura di classe H3, deve avere anche un servizio antincendio e di gestione. La pandemia prima e altre urgenze poi hanno fatto slittare la relativa gara: come ha ricordato l’ingegner Lauriola, solo a fine giugno 2022 la Commissione ha ammesso le ditte che hanno presentato un’offerta, è stata fatta l’aggiudicazione, ma a quel punto l’impresa arrivata al secondo posto ha presentato ricorso dinanzi al Tar chiedendo e ottenendo la sospensiva della procedura di assegnazione. Finalmente siamo arrivati all’ultimo capitolo della vicenda: il servizio è stato definitivamente aggiudicato all’impresa GSA che finiti gli adempimenti di verifica dei requisiti e ottenuta l’autorizzazione dall’Enac entrerà nella gestione specifica dell’elisuperficie annessa al Pronto soccorso. Che significa riportare il servizio nella sua sede naturale, togliendolo dalla collocazione attuale all’aeroporto di Pescara. E soprattutto significa che nei casi di pazienti in codice rosso, una volta soccorsi, verranno trasportati direttamente nel Pronto soccorso di Pescara a bordo dell’eliambulanza, e non costretti a una prima tappa in aeroporto e poi al trasferimento in ambulanza transitando in mezzo al traffico cittadino e così rischiando di perdere minuti preziosi”.
Pescara, 16.05.2024
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Presidente Commissione Sicurezza e Mobilità
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