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      Sanità in agitazione: sindacati chiedono risposte alla ASL 02 Lanciano-Vasto-Chieti

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      Lanciano, 16 giugno 2025 – Cresce la tensione tra le sigle sindacali e la Direzione Strategica della ASL 02 Lanciano-Vasto-Chieti. Le organizzazioni sindacali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, FIALS, NURSIND e NURSING UP hanno lanciato un ultimatum: se non verranno convocati per un confronto immediato, attiveranno lo stato di agitazione.

      I sindacati lamentano la mancanza di un piano strutturato per discutere le problematiche della sanità locale. Nonostante l’identificazione delle tematiche da trattare, la Direzione non ha ancora avviato un calendario di incontri per la contrattazione decentrata, lasciando irrisolte questioni cruciali per i lavoratori.

      Tra le problematiche più urgenti, vi è il ritardo nell’erogazione dei buoni pasto per il personale ASL. Sebbene fosse prevista la chiusura della procedura entro il 30 giugno, il processo risulta ancora bloccato. Anche il problema dei contratti in scadenza preoccupa i sindacati, che chiedono il mantenimento in servizio non solo degli infermieri, ma anche degli operatori socio-sanitari, tecnici e amministrativi, per garantire la continuità operativa durante i mesi estivi.

      Le sigle sindacali evidenziano inoltre la necessità di chiarezza sulle graduatorie attive e sulle eventuali proroghe, che dipendono dalle azioni governative. La mancanza di comunicazione da parte della ASL sta generando forte malcontento tra i lavoratori, già sottoposti a pressioni significative durante la stagione estiva.

      “Ogni cambiamento nella Direzione Strategica comporta inevitabili ritardi, ma non possiamo più aspettare risposte che tardano ad arrivare” dichiarano i rappresentanti sindacali. “La convocazione immediata è indispensabile per trovare soluzioni concrete e garantire condizioni di lavoro adeguate ai professionisti del settore.”

      Se la richiesta di incontro non verrà accolta, le OO.SS. Rappresentative sono pronte ad attivare lo stato di agitazione, aprendo la strada a proteste e possibili azioni legali. Ora, la palla passa alla Direzione ASL, chiamata a rispondere alle istanze del personale sanitario e garantire un confronto costruttivo per la risoluzione delle criticità.

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