Scoperta scientifica a Chieti: uno studio svela un biomarcatore utile nella cura della steatosi epatica

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Chieti, 4 luglio 2025 – Un’importante svolta nella lotta alla steatosi epatica associata a disfunzione metabolica (MASLD) arriva da un team di medici dell’Ospedale di Chieti e ricercatori dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio”, in collaborazione con l’Università di Zurigo e il Karolinska Institutet di Stoccolma. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Cardiovascular Diabetology, ha identificato un potenziale biomarcatore che potrebbe predire la risposta alla perdita di peso in pazienti con MASLD.

La steatosi epatica, patologia cronica causata dall’accumulo di grasso nel fegato, affligge milioni di individui affetti da obesità e diabete di tipo 2. In assenza di farmaci specifici, l’unico trattamento è il dimagrimento, ma non tutti rispondono allo stesso modo.

Lo studio ha evidenziato che i livelli della molecola IL-1β nei monociti del sangue possono prevedere il successo terapeutico legato alla perdita di peso, sia tramite farmaci come Liraglutide, sia attraverso interventi sullo stile di vita. Il team, coordinato da Francesca Santilli, Professore Ordinario di Medicina Interna e Responsabile dell’Ambulatorio di Diabetologia della Clinica Medica diretta da Francesco Cipollone, ha analizzato pazienti con obesità e prediabete o diabete mellito di tipo 2. Nei casi in cui la perdita di peso raggiungeva almeno il 7% del peso iniziale, si osservavano miglioramenti evidenti dello stato epatico, rilevati tramite risonanza magnetica.

“I nostri risultati aprono la strada a strategie terapeutiche più mirate e predittive”, ha dichiarato Santilli. “Sapere in anticipo chi risponderà meglio a un piano di dimagrimento è un vantaggio fondamentale per la gestione clinica di queste patologie.”

Finanziato dai fondi PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale) del Ministero dell’Università e della Ricerca, il progetto rappresenta un esempio virtuoso di ricerca traslazionale, che unisce eccellenza clinica e sperimentazione scientifica. L’Ambulatorio di Diabetologia dell’ateneo teatino si conferma in prima linea nella ricerca e nella cura integrata di obesità e diabete, rafforzato da una rete internazionale di collaborazioni.