di Pierpaolo Di Carlo
In occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il 4 settembre 2024, presso l’Hotel Excelsior di Roma, si terrà la cerimonia di premiazione del concorso scolastico nazionale promosso dal MIM “Da uno sguardo – film di studentesse e studenti sulla violenza contro le donne”.
Per avere un’idea della dimensione e della gravità del fenomeno, basti considerare che nel 2022-2023 si stima che il 13,5% delle donne di 15-70 anni, che lavorano o hanno lavorato, abbia subito molestie sul lavoro a sfondo sessuale nel corso dell’intera vita (soprattutto le più giovani di 15-24 anni, 21,2%) e il 2,4% degli uomini di 15-70 anni. In particolare si tratta di sguardi offensivi, offese, proposte indecenti, fino ad atti più gravi come la molestia fisica.
Il concorso, che ha coinvolto studentesse e studenti delle Scuole secondarie di I e II grado, rientra nell’ambito delle iniziative previste dal Protocollo d’Intesa, dal titolo “Prevenzione e contrasto della violenza maschile nei confronti delle donne e della violenza domestica – iniziative rivolte al mondo della scuola”, sottoscritto a novembre dello scorso anno dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio e dal Ministero della Cultura.
Il bando di concorso ha promosso la riflessione e l’approfondimento sul valore del rispetto reciproco con l’obiettivo di prevenire e contrastare atteggiamenti discriminatori e violenti. Utilizzando il linguaggio audiovisivo come strumento educativo, gli studenti hanno potuto affrontare e comprendere meglio le dinamiche alla base dei comportamenti violenti, imparando a riconoscerne precocemente i segnali. I partecipanti hanno realizzato cortometraggi e videoclip.
La cerimonia prevede:
- la premiazione dei primi due migliori prodotti audiovisivi presentati dalle scuole secondarie di I grado
- la premiazione dei primi tre migliori prodotti audiovisivi presentati dalle scuole secondarie di II grado.
L’evento sarà trasmesso anche in streaming.