
Roma, 20 giugno 2025 – In occasione della Giornata Internazionale dei Rifugiati, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) rilancia con forza il ruolo fondamentale dell’istruzione nella promozione dell’accoglienza e della consapevolezza sui temi migratori. In una nota, il presidente Romano Pesavento richiama le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottolineando che “sui rifugiati fare di più è un dovere morale. Non è solo questione umanitaria, è responsabilità giuridica”.
Il CNDDU invita il mondo scolastico a non chiudere gli occhi davanti a una realtà che vede oltre 400.000 persone rifugiate attualmente presenti in Italia, tra cui circa 163.000 cittadini ucraini e oltre 8.000 minori non accompagnati arrivati via mare solo nell’ultimo anno. “Non è un’ondata, non è un’invasione – afferma il comunicato – è la condizione del nostro tempo. Ed è anche la condizione della nostra scuola.”
Molti di questi bambini e ragazzi siedono ogni giorno nei banchi delle scuole italiane, portando con sé esperienze spesso drammatiche e bisogni educativi speciali. Da qui l’appello ai docenti e alle istituzioni scolastiche: trasformare le aule in luoghi di rinascita e ascolto, dove la parola “rifugiato” non sia un’etichetta, ma una storia da comprendere.
Il Coordinamento propone momenti di riflessione, letture e testimonianze per sensibilizzare studenti e insegnanti, sollecitando al tempo stesso il Ministero dell’Istruzione a potenziare la formazione del personale docente su intercultura, accoglienza e diritti umani.
“Educare alla giustizia e alla dignità umana – conclude il presidente Pesavento – non è un gesto accessorio: è la risposta più concreta che possiamo dare a un’umanità in fuga.”