Chieti, 8 ottobre 2025 – Nell’ambito della Settimana Nazionale della Protezione Civile, istituita con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° aprile 2019, si è svolto oggi presso la Prefettura di Chieti un incontro promosso dal Prefetto Mario Cupello, dedicato alla sensibilizzazione sui temi della resilienza, della sicurezza e della gestione del rischio.
Alla riunione, tenutasi in modalità mista, hanno partecipato i Sindaci e i rappresentanti di dodici Comuni della provincia, insieme ai vertici delle Forze dell’Ordine, della Capitaneria di Porto di Ortona, del Comando Militare Abruzzo-Molise, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Stradale, della ASL02, del Servizio 118 e delle aziende ENEL e TIM.
Tema centrale dell’incontro è stato il disinnesco degli ordigni residuati bellici, con l’intervento dell’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, competente per il territorio abruzzese. I militari hanno illustrato le procedure operative adottate, soffermandosi in particolare sui due interventi “complessi” effettuati a Palena e Miglianico nel corso dell’estate, relativi a bombe d’aereo di fabbricazione inglese rinvenute in prossimità dei centri abitati.
In quei casi, l’evacuazione della popolazione e la gestione delle operazioni di despolettamento e brillamento hanno richiesto l’attivazione del Centro Coordinamento Soccorsi in Prefettura, dei Centri Operativi Comunali e l’emanazione di ordinanze prefettizie ex art. 2 TULPS. La sinergia tra istituzioni, Forze dell’Ordine e Protezione Civile ha permesso di garantire la sicurezza pubblica e la tutela della cittadinanza, configurando una best practice condivisa durante l’incontro.
Presenti anche gli studenti delle classi 4° S.I.A. e 4° A.R.I.M. dell’Istituto “Galiani De Sterlich” di Chieti, che hanno avuto l’opportunità di dialogare con i rappresentanti istituzionali e approfondire le tematiche trattate.
I Sindaci di Palena e Miglianico hanno rinnovato i ringraziamenti a tutti i soggetti coinvolti, mentre il Genio Guastatori ha sottolineato la disponibilità e l’accoglienza ricevuta dalla popolazione durante le operazioni.
