Seconda e ultima settimana per il Fiumicino Jazz Festival, giunto alla sua seconda edizione in programma tra il Museo del Saxofono e il Birrificio Agricolo Podere 676. Dopo il consenso e la presenza dei numerosi appassionati giunti da Roma e dintorni per i primi due appuntamenti (il terzo, concerto del Super Dixie Five al Birrificio Agricolo Podere 676, è stato rinviato causa pioggia a domenica 2 ottobre) il calendario continua a proporre concerti di altissima qualità, legati a professionisti di questo genere musicale e progetti di assoluta originalità, selezionati con cura dal direttore artistico della rassegna, Attilio Berni. Venerdì 9 settembre alle ore 21:00 nei giardini del Museo del Saxofono è di scena la cantante e songwriter norvegese Nina Pedersen, che vive e interpreta il jazz attraverso i profondi legami con la sua terra d’origine. Dotata di una vocalità tipicamente nordica, l’artista ama combinare la tradizione con il moderno, come ha fatto nel suo primo disco “Songs From The Top Of The World” (Alfa Music, 2011). Le sue radici si percepiscono anche nel successivo “So Far So Good”, pubblicato nel 2014 in Norvegia da Sweet Morning Music, il suo primo disco da “cantautrice jazz”, come ama definirsi. Il suo terzo album “Eyes Wide Open” esce nell’autunno del 2017 con la prestigiosa etichetta norvegese Losen Records con la quale nel 2020 pubblica “Time is a restless thief”. Quello di Nina Pedersen è un jazz contemporaneo ai confini con la canzone d’autore, che racconta storie di vita vissuta, osservazioni sul mondo e su se stessa, momenti di crescita e maturazione, stati d’animo che narrano anche di molta serenità. Ad accompagnarla sul palco saranno Pierpaolo Principato al pianoforte, Marco Loddo al contrabbasso, Giampaolo Scatozza alla batteria e Paolo Innarella a saxofoni e flauto. L’appuntamento di sabato 10 settembre (stessa ora, stesso luogo) è con un concerto che celebra il ritorno di un quartetto che fu a lungo il gruppo stabile di Maurizio Giammarco nel primo decennio del nuovo secolo. Si tratta di quattro musicisti che si conoscono perfettamente e hanno collaborato insieme anche in una miriade di altre occasioni. La formula del quartetto acustico ricorre ciclicamente nella carriera del saxofonista, come si evince dalle molte esperienze passate con i pianisti americani Phil Markowitz e Art Lande, o con l’Heart Quartet, fino al CD registrato dal vivo con Bill Stewart, Salvatore Bonafede e Paolino Dalla Porta. Il gruppo, composto da Maurizio Giammarco ai saxofoni, Luca Mannutza al pianoforte, Francesco Puglisi al contrabbasso e Marcello Di Leonardo alla batteria, proporrà brani originali di Giammarco oltre ad alcune perle rare del repertorio più esoterico del Jazz, del quale tutti e quattro i musicisti sono appassionati conoscitori. Una splendida occasione per riscoprire la “classicità” dell’ensemble. A chiudere il festival, questa volta al birrificio agricolo Podere 676 domenica 11 settembre, a Testa di Lepre, sarà un evento senza precedenti che vedrà incontrare due musicisti di dichiarata fama internazionale, il saxofonista, arrangiatore e direttore d’orchestra Red Pellini con il virtuoso del clarinetto Bepi D’amato. Un summit tra i titani del jazz tradizionale italiano che promette scintille e fuochi virtuosistici di alto livello artistico. Il concerto, in programma alle ore 21:00, sarà preceduto da una visita al luppolificio dell’Azienda (alle ore 18:00) con l’illustrazione delle fasi produttive della birra artigianale e una degustazione. L’apericena, in programma prima dei tre concerti del Fiumicino Jazz Festival, alle ore 20:00, è sempre con prenotazione obbligatoria (ai numeri +39 06 61697862 e +39 347 5374953 per venerdi e sabato, al numero +39 348 6917050 per la domenica).I biglietti dei concerti di venerdì e sabato sera sono acquistabili al Museo o sul sito LiveticketL’ingresso al concerto domenicale è gratuito. |