Monadi al davanzale: Vito Carnale-Lucifero e la Signora-La Bufaliera di Egidio Lucifero Carbone

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di Roberta D’Agostino

Monadi al davanzale: Vito Carnale-Lucifero e la Signora-La Bufaliera

di Egidio Lucifero Carbone

Editore: Mea

Collana: Teatro Linea Rossa

A cura di: Antonio De Rosa

Data di Pubblicazione: 18 aprile 2023

EAN: 9791280301383

ISBN: 1280301384

Formato: brossura

Non è affatto facile leggere l’opera di Egidio Carbone Lucifero, Monadi al davanzale (edizioni Mea), anzi, in particolare per Vito Carnale, è necessaria anche una terza e quarta rilettura. Tuttavia fin dalla prima pagina della sua opera risulta chiaro come l‘autore voglia staccarsi da una drammaturgia pulita, come la definisce Enzo Moscato, inoffensiva, innecessaria.

Ripetizioni ossessive di termini, soggetti non chiari, tutto e il contrario di tutto. Una scrittura non comprensibile, non lineare, ma fortissima capace di prenderti a pugni sul viso, che ti fa dubitare della tua capacità di lettore. Ma Carbone vuole proprio questo. Ha da sempre un suo registro, un suo modo di essere nella sua scrittura che emerge con forza ad ogni riga della sua opera. E meno male direi. Contro l’abbrutimento del nulla dove tutti scrivono in una sorta di omologazione globale, rispondendo ad una unica regola: non guastare le nostre cose, le nostre regole, Carbone porta scompiglio ed obbliga il lettore ad interrogarsi anche sulle proprie capacità, le proprie conoscenze.

Nella introduzione lo psicologo e psicanalista Mauro Pigazzini cerca di darci una chiave di lettura del libro e dice: capirci qualcosa in questi testi mi ha fatto sudare le dieci proverbiali camicie; credo succederà anche a voi lettori. Ma Pigazzini compara anche la trilogia di Carbone ai grandi tragici greci ritrovando in essa una forza interiore enorme.

Anche Moscato, ci viene in soccorso dandoci la codifica per i testi di Carbone: fa uso di una scrittura incatturabile, così come incatturabile è il soggetto, la trama e l’accadere di ciò che si narra, meglio denarra, nel testo.

Parole anche come suoni, personaggi come situazioni, ripetizioni ossessive a sottolineare le realtà forse senza significato.

Un bel coraggio, una bella pazzia quella dell’autore che propone tre testi” La Bufaliera”, una trascendenza teatrale impietosa in atto unico. Sette personaggi i cui legami reciproci sono governati da istinti bestiali simili a quelli degli animali taurini con cui convivono. Nel 2010 va in scena al Teatro di San Carlo di Napoli. È tradotta in lingua araba da Mohamed Salmawy che la pubblica in Egitto.” Lucifero e la Signora” una trascendenza teatrale ossessiva in atto unico. Sette personaggi, tutti con l’identico nome di Destrudo, si ritrovano a indagare su un odore sospetto, l’odore di un sogno.” Vito Carnale” una trascendenza teatrale centripeta in atto unico. Monologo a più personaggi, bizzarro, irrisore, patetico, scollegato. Un personaggio plurale alla ricerca delle sue più intime scissioni.

E una ultima riflessione sulla scelta del titolo Monadi al davanzale che è un vero tocco di genio; la monade è il centro di consapevolezza, e centro assolutamente autonomo, perché tutto ciò ch’ella sa di sé e delle altre monadi, costituenti con essa l’universo, non deriva da un influsso della realtà esterna su di essa, ma da uno sviluppo interiore della sua coscienza. E le monadi di Carbone sono al davanzale.

Intenso, spiazzante, irritante, disturbante, di certo unico, Carbone è un autore da leggere senza dubbio.

Il libro fa parte della collezione di teatro diretta da Antonio De Rosa.