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      Ci sarà un novello Giulio Cesare al Tour de France?

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      di Davide Pitocco

      Vediamo più da vicino i corridori italiani che parteciperanno all’imminente Tour de France. Sono soltanto in otto gli indomiti su cui si poggeranno le speranze nostrane affinché il tricolore possa trionfare anche in terra transalpina: Bettiol, fresco campione d’Italia, Ciccone, reduce da una buona prova tricolore, nonostante la forte influenza che l’aveva fermato a letto nelle settimane precedenti, Ballerini, Gazzolo, Formolo, Sombrero, il fido luogotenente di Roglic, Moscon e Mozzato.

      Moscon può contare su un buon spunto veloce, oltre ad essere forte sul pavé ed essere un buon passista. Mozzato è arrivato secondo dietro Van der Poel al Giro delle Fiandre.

      Ballerini è un abile finisseur e quindi potrebbe inserirsi in qualche fuga con la speranza che l’Italia possa tornare a gioire a braccia levate al cielo per una vittoria di tappa alla Grande Boucle. Gazzoli viene dalla pista e quindi potrebbe battagliare negli arrivi di gruppo per le ruote veloci. Davide Formolo, scalatore della Movistar, si spera che sia l’uomo giusto che possa prendere la fuga idonea nella giornata esatta per arrivare primo in una delle tappe alpine o pirenaiche, magari in un attacco da lontano. Ciccone dovrà difendere la maglia a pois e Bettiol correrà con la maglia tricolore.

      I numeri italiani al Tour sono anche altri:

      • 10, le vittorie finali italiane suddivise tra 7 corridori: ’24 e ’25 Ottavio Bottecchia, ’38 e ’48 Gino Bartali, unico nella storia a rivincere a 10 anni di distanza dal primo successo, ’49 e ’52 Fausto Coppi, in entrambe le annate accoppiata col Giro, ’60 Gastone Nencini, ’65 Felice Gimondi, ’98 Marco Pantani (accoppiata col Giro), 2014 Vincenzo Nibali.
      • 5, i corridori italiani in grado di salire sul podio finale di Parigi negli ultimi 51 anni, altro dato francamente sconcertante: Chiappucci secondo nel ’90, terzo nel ’91 e secondo nel ’92;Bugno secondo nel ’91, terzo nel ’92; Pantani terzo nel ’94, terzo nel ’97, vincitore nel ’98; Ivan Basso terzo nel 2004, secondo nel 2005; Nibali terzo nel 2012, vincitore nel 2014. Davvero troppo pochi.

      Latitano anche le top 5, visto che nell’ultimo mezzo secolo gli unici in grado di coglierle sono stati Panizza quarto nel ’74, Riccomi quinto nel ’76, Gotti quinto nel ’95, Nibali quarto nel 2015 e Aru quinto nel 2017.

      • 268, le vittorie italiane di tappa al Tour de France, le ultime di Viviani, Trentin e Nibali nel 2019.
      • 12, le tappe vinte dai plurivincitori italiani: Gino Bartali, la prima nel ’37, l’ultima nel ’50, e Mario Cipollini, la prima nel ’93, l’ultima nel ’99, quando il Re leone ne vinse 4 di fila. 
      • Seguono Di Paco a 11, Bottecchia e Coppi a 9, Pantani e Guerra a 8, Magni, Defilippis e Gimondi a 7, Marino Basso, Bontempi, Petacchi e Nibali a 6. 
      • 28, gli italiani ad indossare la maglia gialla almeno per un giorno: Bottecchia, Guerra, Di Paco, Bartali, Ronconi, Brambilla, Magni, Coppi, Biagioni, Carrea, Favero, Nencini, Gimondi, De Prà, Polidori, Zilioli, Moser, Bontempi, Chiappucci, Cipollini, Vanzella, Gotti, Pantani, Elli, Nocentini, Nibali, Aru e Ciccone. Fiorenzo Magni dovette ritirarsi nel ’50 da leader della classifica per imposizione della squadra.
      • 2, le vittorie italiane nella classifica a punti: Bitossi nel 1968, maglia rossa in quell’edizione) e Petacchi nel 2010 (tradizionale maglia verde.  Lo stesso Petacchi cestinò una colossale occasione di vincerla nel 2003: vinse 4 tappe nella prima settimana, aveva un vantaggio abissale sui rivali e si ritirò alla prima salita vera del Tour, scatenando l’ira del D.S. Ferretti. Cipollini invece solo nel ’93 provò, senza successo, a concludere il Tour, mentre nelle altre edizioni il suo ritiro era pianificato.
      • 15, le vittorie italiane nella classifica del miglior scalatore: senza ancora una maglia dedicata, Bottecchia ’24 e ’25, Gordini ’27, Bartali ’38 e ’48, Coppi ’49 e ’52, Nencini ’57, Massignan ’60 e ’61; dall’introduzione della maglia a pois, Bellini ’76, Battaglin ’79, Chiappucci ’91 e ’92, Ciccone 2023.
      • 5, le vittorie italiane nella classifica dei giovani, introdotta nel ’75: Moser nel ’75 con la maglia bianca, Pantani nel ’94 e ’95 senza la suddetta maglia, Basso 2002 e Cunego 2006 in edizioni che prevedevano di nuovo la maglia bianca.

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