di Davide Pitocco
I corridori, che hanno corso il Delfinato, hanno dato alla corsa sempre diverse interpretazioni: c’è chi in passato lo ha disputato per prepararsi e vincerlo, ovvero Anquetil, Poulidor, Ocaña, Merckx, Thévenet, Hinault, Indurain, Contador che non è mai riuscito a conquistarlo, Froome, Thomas, Roglic e Vingegaard. Al contrario ci sono atleti che lo hanno sempre corso semplicemente come un appuntamento di preparazione, come Fignon, LeMond che lo vinse da ragazzino, quando ancora non disputava il Tour, Basso e Nibali.
Quindi non esiste una regola chiara di interpretazione per questa gara.
Ieri finalmente si è rivisto Giulio Ciccone, la maglia a pois della Grande Boucle del 2023. Ha dovuto saltare tutta la prima di stagione a causa di problemi fisici, ma il quarto posto di ieri ci ha lasciato un atleta pimpante, che si sta preparando per correre in Francia e magari puntare a quella vittoria di tappa che da troppo tempo manca ai nostri colori.
A fine corsa ha rilasciato queste parole: “ Sono qui per capire come sto, ma voglio anche provare a fare qualcosa. Nella prima parte di stagione non ho potuto correre, ma ora vorrei tornare ad assaporare le sensazioni dello scorso anno.”
Si va da Celles-sur-Durolle sino a Les Estables, dopo 181 km. La tappa caratterizzata da diverse asperità, intervallate da tratti in discesa, sino agli ultimi 7 km, dove i corridori affronteranno una salita non troppo impegnativa sino al traguardo.
I fuggitivi del giorno sono stati tre: Nicolas Prodhomme, Rémy Rochas ed Harry Sweeny. I tre hanno conservato circa un minuto di vantaggio quando alla linea d’arrivo mancavano 50 km.
La UnoX del leader Cort Nielsen non ha lasciato andar via la fuga, convinti di poter portare Magnus sino al traguardo nel gruppo di testa per puntare alla doppietta personale.
Su di loro si è riportatoil danese Cristopher Juul-Jensen, anche perchè il gruppo e le varie squadre più quotate hanno scelto di lasciare a bagnomaria i 4 in avanscoperta.
Inutile è stato il tentativo di Valentin Madouas di riportarsi sotto.
Ai -22 si è staccato Rochas quando il plotone si trovava ancora a circa 1 minuto dai fuggitivi, che verranno raggiunti quando al traguardo mancheranno circa 3 km. Quando si è entrati nell’ultimo chilometro nessuno scattava e i big davano l’idea che volessero puntare sul pareggio, quasi non volessero farsi male, così ne ha approfittato Neylandts, seguito subito dopo da Gregoire e Derek Gee. Negli ultimi 50 mt il guizzo vincente è stato però quello del canadese DErek Gee. Giulio Ciccone dimostra di avere una condizione in netta crescita perché ha tagliato di nuovo il traguardo al quarto posto e per tutta la gara ha marcato stretto la ruota di Roglic.