Il Pescara batte a fatica il Monopoli ma per il terzo posto bisogna aspettare l’ultimo turno proprio con la diretta concorrente Picerno

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PESCARA-MONOPOLI 2-1:
MARCATORI De Santis (M) al 12’ p.t.; al 4’ Lescano (P), 14’ Brosco (P) s.t.

PESCARA (4-3-3) Sommariva; Cancellotti (dal 1’ s.t. Pellacani), Brosco, Mesik, Milani; Mora (dal 1’ s.t. Aloi), Palmiero (dal 21’ s.t. Gyabuaa), Kraja; Merola, Lescano, Delle Monache (dal 37’ s.t. Kolaj). Non entrati:D’Aniello, Gozzi, Boben, Ingrosso, Catena, Germinario, Desogus, Cuppon. All. Zeman

MONOPOLI (4-4-1-1) Pisseri; Viteritti, Mulè, De Santis, Pinto (dal 35’ s.t. Piarulli); Rolando (dal 19’ s.t. Starita), Vassallo (dal 40’ s.t. Piccinni), Hamlili (dal 35’ s.t. Falbo), Giannotti; Manzari; Fella. Non entrati: Avogadri, Dibenedetto, Fornasier, Radicchio, Drudi, De Vietro, Simone. All. Ferrari

ARBITRO Andreano di Prato

NOTE paganti 1.428, abbonati 1.367, incasso 19.915 euro. Ammoniti Giannotti, Viteritti, Mesik, Hamlili, Pinto, Vassallo, Pellacani. Angoli 1-6. Recuperi 2’ p.t., 3’ s.t.

PESCARA- A complicare le cose ci pensa il Picerno. Così la domenica biancazzurra, che si preannunciava piacevole, è diventata bestiale. A renderla indigesta è il successo dei  lucani bravi a battere il Virtus Francavilla e a piazzarsi a ridosso dei pescaresi che, così, con 90 minuti alla fine del campionato, devono almeno pareggiare in terra potentina per conquistare un posto d’onore e saltare i primi due turni dei play-off.  Dunque, tutto rimandato, per il terzo posto bisogna attendere l’ultima di campionato quando la formazione allenata dal boemo troverà in Basilicata  proprio i diretti concorrenti del Picerno. E dire che il pomeriggio non era partito benissimo per gli adriatici, autori di un primo tempo disastroso e, solo nella ripresa, hanno saputo raddrizzare prestazione e risultato.
Per Monopoli si cambia ancora. Il boemo, nell’ultimo impegno casalingo della stagione regolare, si affida ad un 11 piuttosto rinnovato. E’ un appuntamento decisivo per i pescaresi per blindare il terzo posto minacciato da Foggia e Picerno.
Torna dal primo minuto con la fascia di capitano Mora mentre il sistema difensivo si anima con Cancellotti, Brosco, Mesik e Milani a protezione di Sommariva. In mediana Kraja e Palmiero completano il trio di centrocampo, davanti, invece, i soliti Merola e Lescano, sono coadiuvati da  Delle Monache  che ha soffiato il posto a Kolaj.
La partenza dei padroni di casa è molle, come il terreno allentato dalla copiosa pioggia caduta all’inizio della gara. Alla prima occasione i pugliesi passano. E’ l’11mo quando Pinto batte un calcio di punizione in area, la spizza De  Santis fulmineo a  metterla nell’angolino dove Sommariva non può arrivare. 1 a 0 e palla al centro con la speranza tutta pescarese di rimediare a questa falsa partenza. A nulla serve nemmeno il momentaeo vantaggio del Catanzaro sul Foggia che, così, terrebbe le distanze invariate ma, per pensare positivo in casa biancazzurra serve altro, molto altro. Un formazione di questo lignaggio e spessore non può contare sulle disgrazie altrui.
Al 35′ Merola, concede l’ unico acuto fin qui dei biancazzurri, l’ex  foggiano scambia con Lescano  e poi calcia di prima intenzione ma Pisseri è lesto a deviare la conclusione sul palo.
Nella ripresa Zeman cambia quello che serve; fuori uno spento e impalpabile Mora, dentro Aloi, nel pacchetto arretrato Pellacani prende il posto di un acciaccato Cancellotti. E qualcosa si vede. Proprio in abbrivio i biancazzurri trovano il pari: Kraja pesca in area Lescano che, in bicicletta, mette nel sacco per il gol che fa 1 a 1. Il pari accende la compagine di Zeman e, nell’arco di pochi minuti, sfiora il vantaggio due volte di seguito che Delle Monache. E’, comunque, un segnale chiaro di discontinuità in casa pescarese  e, nonostante un’avversaria ammirevole per dinamismo, intensità e organizzazione  che  lotta  sapientemente su ogni pallone.
Intorno al quarto d’ora l’11 adriatico trova addirittura il vantaggio. Da un’intuizione di Palmiero nasce il suggerimento di Brosco in area avversaria, bravo a salire in cielo e spingere energicamente la palla in rete. La gara, a questo punto, si va più vibrante e nonostante Giove pluvio abbia deciso di aprire le cateratte sull’Adriatico. Nel sincronico botta e risposta tra le due sfidanti in campo, i biancazzurri costruiscono diverse palle-gol. tra le più clamorose va menzionata quella capitata al bomber Lescano che, con una bordata, ha fatto tremare a lungo la traversa.