
di Pierpaolo Di Carlo
Nel corso di una stagione, bisogna fare i conti con una serie di imprevisti e di errori che inevitabilmente hanno il loro peso. In una situazione come quella che stanno vivendo in questi giorni i tifosi di Napoli e Inter, è verosimile pensare che nella loro mente stiano riaffiorando i ricordi di punti persi, di partite giocate male e di rimpianti, che si spera di cancellare dalla memoria quanto prima. Ma a prescindere dalla gravità dei singoli errori, è giusto ricordare che alla fine, indipendentemente da chi arriverà primo o secondo, a vincere sarà la squadra che lo avrà meritato di più.
Nel calcio di oggi si tende a dimenticare che il risultato di una partita, o in questo caso di un campionato, è un riflesso fedele di ciò che si vede sul campo, di ciò che si è fatto bene o male. Per quanto sia comodo appellarsi a dettagli come errori arbitrali o alla sfortuna, bisogna ricordare che la loro influenza nel corso di un’intera stagione è relativa. Essi non saranno mai un elemento di discussione valido nel definire chi ha meritato una vittoria, perché prima di loro viene la prestazione sul campo di una squadra. La classifica, indipendentemente dal volto che avrà dopo l’ultima giornata, sarà lo specchio degli errori e dei meriti di ognuno dei suoi protagonisti, non delle compilation delle sviste arbitrali che aizzano le chiacchiere da bar. Il successo o il fallimento delle squadre saranno sempre e solo giusti, perché frutto di ciò che è emerso nel complesso generale di queste trentotto partite.
Si può solo augurare ai tifosi di Napoli e Inter di riuscire ad essere fieri della loro squadra, a prescindere del risultato dell’ultimo weekend, così come si potrà solo fare i complimenti alla squadra vincitrice di questo duello all’ultima partita. Nella speranza che un giorno si buttino nel cestino gli elenchi dei torti arbitrali.