di Davide Pitocco
La cronometro di ieri ha infranto il sogno di vittoria di diversi corridori, ha letteralmente scompigliato le carte in tavola a tanti altri, ma ha anche offerto quelle conferme e quelle certezze che si andavano cercando: Roglic, pur nella sfortuna sta recuperando la forma, Ciccone potrebbe tornare a gareggiare per la maglia a pois e purtroppo ci ha consegnato anche il ritiro di Antonio Tiberi, la futura stella del ciclismo italiano, dopo la corsa rosa, non ha ritrovato la medesima condizione. Così si va da Amplepuis a Saint-Priest dopo aver percorso 167 chilometri. Sarà l’ultima occasione per i velocisti in grado di tenere in salite modeste, e per gli attaccanti di giornata di tentare l’impresa da lontano. La tappa è piuttosto mossa, soprattutto nella prima metà (e oltre), per poi presentare la Cote de Bel- Air (1,8 km al 5,1%), distante dal traguardo 23 km, che potrebbe dar spazio ad eventuali tentativi da lontano. Verranno affrontati 2.306 metri di dislivello.
Anche la collocazione oraria è piuttosto insolita: i corridori giungeranno al traguardo intorno alle ore 14.30/14.45.
I fuggitivi del giorno sono 3, mentre sul percorso inizia a cadere la pioggia.
Adne Holter, Martin Le Berre, che conquista nuovamente punti per consolidare la sua leadership nella classifica dei GPM e Tobias Bayer si trovano in avanscoperta, ma il gruppo, trainato dalla Lidl, per Mads Pedersen, e la Decathlon, per Sam Bennett, non vuole perdersi l’occasione e quindi tiene la fuga sotto controllo.
Ai meno 40 km Tobias Bayer saluta gli altri due compagni di fuga e tenta un allungo. Solo Le Barre tenta un inseguimento, che ha successo 6 km dopo; alza bandiera bianca, invece, Holter.
I due di testa mantengono circa 1 minuto e mezzo di vantaggio sul gruppo quando alla linea d’arrivo mancano 30 km.
In cima all’ultima Côte il vantaggio cala sino ad arrivare ai 25 secondi. Nel gruppo non accade nulla, i migliori non vogliono spendere energie extra in vista delle tappe finali di questo Delfinato.
Però accade l’imprevedibile: una brutta caduta nella discesa seguente coinvolge praticamente metà gruppo, compresi i favoriti Roglic, Ayuso ed Evenepoel.
Strano avvenimento; infatti non si trattava di una discesa particolarmente impegnativa ed il gruppo procedeva ad un andatura blanda.
Steven Kruijswijk sembra avere la peggio insieme a Dylan Van Baarle. I due corridori vengono recuperati dalle ambulanze.
Ennesimo brutto colpo per la Visma-Lease a Bike, in una stagione che sembra sciagurata.
La tappa viene definitivamente neutralizzata dopo lunghi discorsi tra i senatori del gruppo e gli organizzatori.
Nella sfortuna, i corridori che ambiscono a vincere questo Giro del Delfinato non sembrano aver avuto particolari conseguenze.
A fine tappa Ayuso pareva il più dolorante rispetto agli uomini di classifica. Ci auguriamo che riesca a recuperare al massimo per le tappe rimanenti.