di Davide Pitocco
Molti corridori oggi possono tirare il fiato, perché da Riccione a Cento i 179 km, tranne qualche cavalcavia sono tutti pianeggianti. L’esito in volata quindi dovrebbe essere quasi certo, tranne alcune sorprese dell’ultimo momento. Forse è la frazione più semplice di tutta la corsa rosa dal punto di vista altimetrico.
La corsa ha inizio dopo aver ascoltato l’inno nazionale interpretato dal chitarrista Giulio Maceroni.
Viene attraversata l’Emilia-Romagna lungo 179 km, con due sprint intermedi posizionati a Villanova e Conselice, mentre l’intergiro si trova tra questi due traguardi, precisamente a Lugo.
Il gruppo, come ci si aspettava, non lascia molto spazio agli attaccanti, che non supereranno mai i 3 minuti di vantaggio, riuscendo comunque a passare per primi al primo traguardo volante posizionato volutamente di fronte alla casa del compianto campione Ercole Baldini, spentosi proprio a Villanova a dicembre 2022. Jonathan Milan fa sua la volata per il quarto posto, andando a raforzare la sua leadership nella classifica a punti.
L’Intergiro di Lugo, città di Alan Marangoni, ex pro e attuale opinionista, premia nuovamente i fuggitivi, con Tonelli primo a superare la linea, ai quali rimane solo un minuto e mezzo di vantaggio. Quarto Kaden Groves davanti a Fiorelli, Milan non disputa la volata.
L’organizzazione del Giro piazza il secondo traguardo volante proprio a Conselice, uno dei comuni più colpiti dall’alluvione dell’Emilia-Romagna di Maggio 2023, passa in testa Andrea Pietrobon.
Ai meno 60 km all’arrivo, in un tratto di vento laterale ad Imola, si apre un ventaglio sotto la spinta della Ineos che divide il gruppo in due, lasciando quello che per molti è il favorito di giornata, Jonathan Milan, nelle retrovie insieme ai suoi compagni di squadra.
Con grande difficoltà i Lidl-Trek riusciranno a chiudere il buco 18 km dopo; le energie spese sono state notevoli, lo stesso Milan è parso parecchio nervoso.
La volata finale, su un arrivo molto tortuoso, vede i Lidl in posizione perfetta per lanciare la volata a Milan, Gaviria prova ad anticipare ma non c’è nulla da fare contro lo strapotere di Jonathan che vince di una bicicletta su Aniolkowski e Bauhaus.
Merlier e Groves sono rimasti chiusi nel finale.
Mario, intervistato alla fine della tappa, ha detto: “ Parlando di Milan penso che abbiamo solo grattato in superficie il talento di questo ragazzo. È veramente una forza della natura e ora il treno che gli hanno cucito addosso, con Consonni come perfetto regista, ha trovato il giusto calibro e sta funzionando alla perfezione.”
Domani ci sarà la seconda cronometro di questo Giro e visto il percorso il favorito è Pippo Ganna.