Oggi è il giorno della cronometro di 40 km da Foligno a Perugia. Per descrivere la tappa riportiamo le parole del favoritismo campione italiano, Filippo Ganna:
“ Oggi la tappa si addice alle mie caratteristiche, anche se gli ultimi chilometri in salita al 6% mi preoccupano, preferivo una prova tutta in linea, senza asperità.”
Il campione è partito verso le 14:45. La sua prova è stata superba, sempre chino sulle protesi per assumere la forma più aerodinamica possibile, una facilità di pedalata incredibile, per quasi tutta la corsa ha mantenuto 100 pedalate al minuto. Durante il tratto in salita, ha tenuto le mani basse sul manubrio, come se stesse afferrando un toro per le corna. Sempre composto ed ordinato. Nei lunghi rettilinei la testa, ornata di casco futuristico, era così incassata tra le spalle, che a stento le moto della Rai potevano scorgere il capo del corridore. Nonostante il vento ha preferito tenersi il meno possibile a centro strada, correndo veloce come il sogno, a lato della carreggiata. Alla fine è arrivato talmente stremato al traguardo con il tempo di 52’01’’, che hanno dovuto sorreggere, lui ancora in sella alla bicicletta. Così può sedersi all’ombra ed attendere che Pogacar e Thomas scendano in strada e provino a superare il suo tempo.
Anche Tiberi, mentre si scaldava sui rulli, ha commentato la crono: “ Prova difficile. Speriamo di fare bene. Tra lo sterrato di ieri e questi 40 km contro il tempo oggi e l’arrivo di Prati di Tivo domani, siamo immersi in una vera e propria forza caudina. Mi auguro di fare bene. Ho avuto sfortuna con qualche caduta. Ma la corsa è ancora lunga.”
Il nostro Mario gravita sempre attorno all’area tecnica di Pogacar.
“ Si sta scaldando bene. Lo vedo concentrato. Ma spero che non arrivi a superare il tempo di Top Gun Ganna.”
In molti non sanno che il soprannome è stato coniato in virtù della sua potenza durante le prove contro il tempo. Quando pedala, sembra voler abbattere il muro del suono!
Il vento è forte e trasversale per tutti. Ganna, Pogacar e lo stesso Thomas, a tratti sembravano ondeggiare come panni stesi al sole ad asciugare. Nel momento in cui sono partiti i primi della classifica generale il vento è diventato leggermente più forte ed infatti al primo intertempo la maglia rosa fa registrare 44’’ di ritardo sul tempo di Ganna. Rispetto a Thomas invece il rilevamento cronometrico indica che sta guadagnando 1’’ al chilometro.
Tra il nostro campione e la maglia rosa cambia l’assetto della bicicletta. Filippo ha montato un mono rapporto, con una cassetta da 11 a 64 dietro, mentre lo sloveno davanti ha preferito montare un doppio rapporto, 45 e 60. Ciò testimonia la grande attenzione e cura con cui intende affrontare questa prova contro il tempo. Sulla strada arrivano folate incredibili e i due avversari se la battono a colpi di pedale.
Ai piedi della salita che porta al traguardo, Pogacar ha ancora un ritardo di 47’’. A questo punto compie un’impresa che sembra scesa in terra a mostrare qualcosa che ha del miracoloso dello strabiliante dell’incredibile: in pochi chilometri recupera il divario e supera Ganna di 17 secondi, facendo registrare il tempo di 51’45’’.
Se possiamo dire che Filippo Ganna ha corso una cronometro perfetta, per lo sloveno l’unico aggettivo che coglie il senso della sua forza è alieno. Pogacar in questo momento è un extraterrestre su due ruote vestito di rosa.