di Davide Pitocco
Alla partenza della 12esima tappa del Giro d’Italia da Bra a Rivoli di 179 km
una grande folla di appassionati si è recata per vedere i propri beniamini. Questa
si preannuncia una tappa dal profilo misto, perché la prima parte è collinare, la
seconda pianeggiante e dopo il primo passaggio a Rivoli si scala il colle Braida.
È la difficoltà principale della giornata, perché non sarà affatto banale affrontare
questa salita di circa 10 km con una pendenza media del 7 %. Dallo
scollinamento mancheranno 30 km per il traguardo di Rivoli. Questa è una
frazione aperta a più soluzioni dopo il finale in volata di Tortona.
Filippo Zana al momento del raduno per il foglio firme ha dichiarato: Sto bene,
è un buon momento e sto cercando di fare il massimo per aiutare la squadra e
ottenere qualche risultato personale che fa bene al morale ed è importante per
farci vedere. Oggi è una tappa dove la fuga può arrivare in porto. L’ultima salita
è impegnativa e vedremo. Diciamo che domani c’è una tappa dura e magari i
big aspetteranno domani per attaccare.
Anche oggi il maltempo non ha dato tregua ai corridori. Una corsa nervosa che
ha visto la fuga di circa trenta atleti. I nomi dei fuggitivi sono: Stojnic, Baudin,
Battistella, Matthews, Pronskiy, Pedersen, Sutterlin, Berwick, Ghebreigzabhier,
Bettiol, Mollema, Pasqualon, Denz, Scaroni, Formolo, Huys, Frigo, Skujins,
Hessmann, Rubio, Tonelli, Kuss, Lastra, Van Wilder e Konrad. Viaggiano con
1’36” di vantaggio dopo 30 km di corsa.
Il gruppo di testa ha organizzato cambi regolari fra i trenta di testa e questo ha
facilitato la buona riuscita della fuga, che viaggia con oltre 3′ sul gruppo maglia
rosa. Ad un certo punto però inizia a serpeggiare il nervosismo tra gli uomini di
testa. Si susseguono scatti e controscatti, che fraziona i fuggitivi favorendo il
ritorno del plotone della maglia rosa, a conferma del fatto che non c’è più
collaborazioni fra i corridori che guidano le corsa. Mancano 90 km all’arrivo di
Rivoli.
Tonelli, Skujins, Denz e Berwick riescono a staccare i compagni di fuga. Alcuni
corridori tentano di rintuzzare l’attacco, tra cui Bettiol, ma il tentativo fallisce.
Intanto il gruppo maglia rosa sornione porta circa 8’ di ritardo.
Tonelli perde la ruota di Skujins, Denz e Berwick.
Al traguardo in volata Nico Denz vince in volata. Da segnalare a pochi
chilometri dal traguardo la presenza di un gruppo di manifestanti che hanno
rischiato di intralciare la fuga dei 3 valorosi corridori. tre ragazzi, muniti di
cartelli e sdraiati sull’asfalto per diversi minuti non sono stati spostati, con i
corridori che stavano per sopraggiungere a tutta velocità. Peccato per loro, e per
fortuna del Giro e dell’organizzazione, tutto si è trasformato in una protesta
inutile e per nulla dannosa, con il boicottaggio che è stato fallimentare su tutti i
fronti.
Il vincitore era l’emblema della felicità, dopo la premiazione: La tappa non era
adatta alle mie caratteristiche, ma mi sono trovato nella fuga e provato a tenere
duro. Sapevo di avere un buono spunto per il finale ed ora sono sulla luna…
felicissimo.
Domani forse ne vedremo delle belle perché i big non potranno più nascondersi.