Atri, Pineto e Silvi insieme, sulla scia di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Ai tre comuni del Teramano va subito augurato di trovare politici più orientati al futuro di quelli che hanno frenato e continuano a frenare Nuova Pescara.
Dal 13 al 28 ottobre 2022, con sette sedute, di cui sei in presenza e uno in remoto, il gruppo promotore della ‘Fusione dei Comuni di Atri, Pineto e Silvi’ ha incontrato i rappresentanti delle forze politiche. Lo hanno comunicato i rappresentanti del Comitato promotore, tra cui spicca Massimo Spezialetti. “In questa prima fase l’attenzione è stata rivolta alle forze presenti nel Consiglio Comunale di Atri, seppure per alcuni gruppi erano presenti anche rappresentanti degli altri Comuni. Vista la convergenza che si è avuta sulla idea di continuare a lavorare per divulgare e diffondere i benefici per il territorio derivante dalla fusione dei Comuni, si è deciso di proseguire con questi incontri con i rappresentanti di tutte le forze presenti nei Consigli Comunali di Silvi e Pineto“, si legge in una nota del Comitato. “E’ stato chiesto ai partiti incontrati di inserire nei loro programmi elettorali, per le prossime consultazioni, la volontà di operare per la realizzazione della Fusione e vi è stata una risposta sostanzialmente favorevole. Si è preso atto delle difficoltà da superare, ma si è anche convenuto che i benefici sono talmente evidenti e concreti che bisogna continuare a lavorare con impegno e solerzia per il raggiungimento dell’obbiettivo finale, che è la fusione dei comuni, in maniera tale da avere una realtà territoriale di sufficiente dimensione demografica per poter essere autorevole anche nei riguardi degli Enti con cui ci si deve relazionare”.
Questa Fusione va seguita con grande attenzione e supportata con efficacia perché è figlia dei tempi. Bisogna unirsi per essere più competitivi e per affrontare al meglio le sfide del futuro. In virtù dell’esperienza di Nuova Pescara, il cui percorso è stato finora ostacolato soprattutto dall’ex sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito e dal sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis, due politici decisamente inadatti per affrontare un così grande progetto, al Comitato promotore si consiglia di battersi per la cosiddetta Fusione a freddo, perché quella partecipata dai politici è un percorso troppo accidentato. Nuova Pescara dovrà nascere il primo gennaio 2023, salvo che il confusionario comune di Spoltore non scelga di chiedere, come già fatto da Pescara e Montesilvano, lo spostamento di un anno, contemplato dalla Legge regione del 2018.