di Roberta D’Agostino
Nel cast de L’ordine del tempo con Alessandro Gassmann, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Ksenia Rappoport Richard Sammel, Valentina Cervi, Fabrizio Rongione, Francesca Inaudi Angeliqa Devi, Mariana Tamayo, Alida Baldari Calabria e con la partecipazione di Angela Molina. La produzione è a cura di: Vision Distribution, Indiana Production, Gapbusters, Rai Cinema; in collaborazione con Shelter Prod., Sky Cinema, Amazon Prime Video. La distribuzione è Vision Distribution.
E se scoprissimo che il mondo potrebbe finire nel giro di poche ore? È quello che accade una sera a un gruppo di amici di vecchia data che, come ogni anno, si ritrova in una villa sul mare per festeggiare un compleanno. Da quel momento, il tempo che li separa dalla possibile fine del mondo sembrerà scorrere diversamente, veloce ed eterno, durante una notte d’estate che cambierà le loro vite.
Gli attori sul film dicono:
Claudia Gerini:
“L’esperienza sul set con Liliana è stata molto formativa, ha raccontato la femminilità declinata in molte forme. Il mio personaggio accoglie, ha creato una casa in cui ospitare gli altri, fa da mangiare. Sul set ci riunivamo per rivedere le scene o semplicemente per ascoltarle, è stato bello lavorare senza fretta. Interpretavamo personaggi diversi, ma tutti rivelatori, ognuno capisce chi è in relazione all’altro”.
Kseniya Rappoport:
“Il film per me è stato la salvezza. Mi ha aiutato a sopravvivere nel momento più difficile della mia vita. Sono molto grata a Liliana per il ruolo di Paola, che alla fine del film trova se stessa e riscopre il valore dei sentimenti“.
Edoardo Leo:
“Mi è arrivata questa telefonata in cui mi dicevano che Liliana voleva incontrarmi, io sono andato a casa sua, mi sono seduto sul suo divano e la prima cosa che mi ha detto è stata: “io per questo ruolo volevo Clive Owen”. E questo approccio così diretto, così senza filtri, è durato per tutto il film. Ti lascia un po’ interdetto e invece è una delle sue qualità, è una delle cose che apprezzi di più.
“Non sempre torni a casa arricchito come persona, a volte neanche come professionista”. “Questo è stato un caso raro in cui la storia dei personaggi ci si è incollata addosso. Abbiamo avuto la fortuna di girare in sequenza. Stavamo in questa casa a Sabaudia e ci siamo fatti le domande che si fanno i nostri personaggi. Siamo abitati a girare in velocità, qui la mattina parlavamo con Liliana, a volte lei metteva la macchina in un punto e faceva un’inquadratura, quello era il film. Quest’energia nuova che arriva dalla decana delle nostre registe è stata meravigliosa”.