Casão raccontato mirabilmente da Enzo Palladini in un vortice di emozioni e sentimenti mozzafiato
Il Brasile? E’ dietro l’angolo. Quello immaginato, cullato desiderato, vagheggiato, sognato da tutti quelli che amano la buona musica e il buon calcio. Se vuoi, dentro, ci trovi anche iperbole esistenziali che sembrano uscite dalle macchiette cinematografiche di Lino Banfi, nelle sue fantasmagoriche interpretazioni del mondo del calcio anni ’80. Enzo Palladini lo sa bene, il raffinato giornalista con il vizio del calcio e della letteratura umana, lo sa talmente bene che nel libro su Walter Casagrande lo scrive entrando, delicatamente, nelle pieghe del suo animo e nelle corde del cuore di chi alla sensibilità paga dazio. Casão è un pelandrone, rotto a tanti vizi, icona di un’epoca in cui praticare e predicare “droga, sesso e rock and roll” è anche à la page. Lui ne è un sacerdote convinto, nonostante un talento sconfinato e un fisico da gladiatore, tanto da pregiudicarne, in parte, anche la carriera. Il profilo che ne traccia Palladini è particolarmente toccante. Dietro un individuo così debole, debole come la sua carne, c’è un uomo ricco di valori morali, una personalità ribelle, sempre attenta ai più deboli e ai derelitti. Walter Casagrande Junior è un bastian contrario, costantemente contro l’opinione dominante, i luoghi comuni, le parole facili e le vie comode. Casão non l’ha mai rinnegato: amici e nemici dentro e fuori il campo. Un modo sentito anche per esorcizzare una vita che poche volte è stata generosa con lui, a cominciare da un padre alcolizzato e manesco che, in qualche modo l’ha buttato nel baratro della droga, dalla passione politica che l’ha portato ad avversare, senza paura e a testa alta, il terribile regime dei Gorillas o, se preferite, la Quinta Repubblica brasiliana, abbracciando con convinzione “Diretas Jà”, non senza il decisivo passaggio nella “Democracia Corinthiana”. Insomma, un vulcano di emozioni e sentimenti costantemente acceso per chi ha bisogno di riscaldare il proprio calore umano. Come Socrates, il dottore, amato come una divinità, perduto senza una vera ragione. Un amico ritrovato, solo alla fine di un’esistenza annegata nell’alcol, pochi istanti, prima della fine, bastevoli, però, per rinsaldare un affetto eterno, almeno a leggere “Socrates & Casagrande uma historia de amor”.
Qui Palladini ha mirabilmente disegnato un mondo a tinte forti in cui calcio, vizi, sentimenti ed affetti vengono shakerati per un cocktail dal retrogusto dolceamaro. Un viaggio, apparentemente di sola andata, nel fondo della disperazione con l’imprevisto e gradevole sorpresa di un biglietto di ritorno che restituisce il maltolto ad un uomo e ad un calciatore, a dir poco, generoso. Una storia densa di emozioni in cui è bello perdersi anche ricordando gol, assist, aneddoti che appartengono di diritto alla storia del calcio della Seleçao e, quindi, del mondo calcistico. Ma c’è anche tanta Italia in questo libro, quella della dolce e confortevole provincia ascolana che fa da contraltare all’esperienza in quel di Torino, città industriale molto più caotica e nevrotica. Nel Belpaese Casagrande ritrova un suo perfetto equilibrio e le “storie” formidabili raccontate dai protagonisti di quegli anni, a cominciare da Enrico Annoni, Pasquale Bruno, Ilario Castagner, Roberto Cravero, Matteo Dotto, Ciccio Graziani, Nedo Sonetti, ne sono una palmare testimonianza. E che dire della favolosa pagina del calcio brasileiro con tutti i suoi mitici protagonisti: da Zico e Junior, da Tele Santana a Careca, tanto per dirne qualcuno?
Questo è un film con tanti protagonisti e con la colonna sonora eseguita da Walter Casagrande Junior capace di suonare tutti gli strumenti dell’animo umano.
Casagrande: all’inferno e ritorno
di Enzo Palladini
Editore: InContropiede
Collana: Saggi
Data di Pubblicazione: settembre 2022
EAN: 9788899526412
ISBN: 8899526419
Pagine: 160
Formato: brossura