di Davide Pitocco
Giulio Ciccone, ciclista abruzzese della Trek Segafredo, ha dovuto forzatamente
rinunciare al Giro d’Italia perché risultato positivo al Covid19 una settimana
prima della partenza della corsa rosa. Ma in questo periodo non è stato a
guardare. Ha continuato ad allenarsi a casa, sui rulli, in attesa di poter ancora
godere del vento che ti sferza il volto in discesa e del sole che sembra mangiarti
mentre mulini le gambe lungo salite che sembrano portare al Monte Olimpo. Ed
oggi i sacrifici di una stagione sono stati ripagati. L’atleta nella tappa n.8 del
Giro del Delfinato ha tagliato per primo il traguardo nella dura asperità a La
Bastille. Il giovane talento è partito in fuga già dai primi chilometri, ma alla
lunga in molti hanno abbandonato. Sul Col de Porte, a 20 km dal traguardo,
l’italiano ha attaccato due volte, riuscendo a liberarsi della compagnia di
Alaphilippe. Sul muro finale di La Bastille l’abruzzese è riuscito ad
amministrare il vantaggio, resistendo al ritorno di Vingegaard. La sua pedalata è
sempre stata lineare. Anche quando le pendenze facevano registrare un bel 19%
non si è mai arreso, nonostante dall’ammiraglia lo informavano che il gruppo
della maglia gialla stava rinvenendo con sempre maggiore foga. Ha affrontato
tornanti che solamente un alpinista con scarpini e cordata avrebbe potuto
affrontare. Con la forza delle sue gambe, pedalata dopo pedalata, ha staccato
prima i compagni di fuga e poi il pupillo di tutta la Francia Alaphilippe.
Jonas Vingegaard ha dominato il Giro del Delfinato 2023. Questa la top 5 della
classifica generale:
1 VINGEGAARD Jonas Jumbo-Visma 29:28:39
2 YATES Adam UAE Team Emirates 2:23
3 O’CONNOR Ben AG2R Citroën Team 2:56
4 HINDLEY Jai BORA – hansgrohe 3:16
5 HAIG Jack Bahrain – Victorious 3:47
Ciccone prima di tagliare il traguardo ha alzato le braccia al cielo a suggellare la
sua terza vittoria per questo 2023. Il suo è stato un grandissimo gesto. Poco
prima dell’arrivo ha persino perduto gli occhiali, ma ciò non ha fermato la sua
grinta, la sua forza, il suo coraggio, un ragazzo straordinario per un giovane che
si candida per essere uno dei protagonisti del futuro Tour de France.
Armstrong correva spesso il Delfinato in preparazione del Tour e di solito
andava a vincerli entrambi. Il popolo abruzzese vorrebbe Giulio sul podio e
magari conquistare in solitaria qualche tappa alpina o pirenaica. Durante la
solita intervista di rito ha dichiarato: La mia condizione era buona. Ci tenevo a
fare bene. Ci ho provato ed è andata bene. Gli ultimi 500 metri sono stati
durissimi. Il Delfinato è finito. Ora mi sposo e dopo testa al Tour. Il marziano
d’Abruzzo è tornato a volare sulle due ruote che scaldano il cuore degli
appassionati. Oggi Ciccone ci ha ricordato il coraggio di Vito Taccone, la classe
di Di Luca, e la temerarietà di Bartali, oggi Ciccone ci fatto stare incollati alla
televisione con le gambe tese e le braccia in attesa di poter far esplodere la
propria gioia assieme ad un urlo liberatorio, dopo le scarse gioie vissute nella
passata corsa rosa. Forza Giulio, facci sognare in terra di Francia, corri con la
baldanza e l’audacia di un vero Caio Giulio Cesare!