Assistenza sanitaria ai turisti, in provincia di Chieti si parte il I luglio

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Un doppio percorso assistenziale per i turisti che scelgono di trascorrere una vacanza nelle località della provincia di Chieti. La Direzione dell’Azienda sanitaria  ha predisposto il piano in vigore dal 1° luglio, strutturato, pur nella difficoltà a reperire medici comune a tutto il Paese, in modo da dare risposte alla domanda di salute espressa da cittadini di passaggio nel nostro territorio. 

Per prestazioni ordinarie si potrà far ricorso agli studi dei Medici di Medicina generale che operano in forma singola o associata e Nuclei di Cure Primarie, tutte in grado di garantire adeguata assistenza di base anche ai turisti, nell’ambito dell’istituto delle visite occasionali, come previsto dall’accordo collettivo nazionale di categoria. Il documento stabilisce che i medici di famiglia (e della continuità assistenziale in assenza di questi), prestano la propria attività anche in favore dei cittadini che si trovano occasionalmente al di fuori dell’ambito territoriale di riferimento. Il nuovo Accordo, dunque, chiarisce che i medici del ruolo unico di Assistenza Primaria sono preposti anche all’assistenza sanitaria di base dei turisti .Tali prestazioni dovranno essere remunerate dagli utenti alle tariffe di 20 euro per la visita ambulatoriale e 30 per la domiciliare.  

Per le situazioni di emergenza, invece, come lo scorso anno sono state attivate postazioni con ambulanza a San Vito, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto, San Salvo e Palena, che saranno attive dal 1° luglio al 31 agosto, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 18.00. 

“Abbiamo fatto il possibile e anche qualcosa in più per far sentire i turisti assistiti in caso di necessità e per evitare accessi ulteriori al Pronto Soccorso anche quando non necessario – sottolinea il Direttore generale della Asl Thomas Schael – . La collaborazione con i medici di medicina generale ci permette di superare l’indisponibilità di professionisti ad accettare l’incarico per la medicina turistica, come per l’assistenza primaria in generale. Abbiamo investito risorse per dare risposte anche in urgenza, con ambulanze dedicate, che vanno a integrare il servizio accanto al 118. Il nostro impegno è stato massimo, sotto il profilo organizzativo e delle risorse messe a disposizione”.