Infantino Giovanni Vincenzo detto Gianni (come riportato su Wikipedia) è uno che parla tanto. Negli ultimi tempi, ce lo dicono le cronache, parla a vanvera e, quindi, possiamo affermare che straparla. Il presidente della Fifa, la suprema organizzazione del calcio, ha giustificato il più amorale dei Mondiali, quello appena iniziato in Qatar, paese dove i diritti civili sono una bestemmia e l’omosessualità viene punita secondo la sharia, con un’uscita alla JFK: “Mi sento qatariota, mi sento arabo, mi sento africano, mi sento gay, mi sento disabile, mi sento un lavoratore migrante”. Mi soffermerei un attimino. Se il detto Gianni, svizzero di origini italiane, si sente davvero gay perché ha bandito la fascia da capitano arcobaleno? Chi indossa il simbolo della libertà omosessuale ai Mondiali viene ammonito – questa è la minaccia – e con lui si danneggia tutta squadra. Figuriamoci cosa avrebbe fatto se si fosse sentito etero…
Delle due, l’una: o si è pentito subito della vicinanza agli omosessuali o è talmente assoggettato alla dispotica monarchia qatariota da rimangiarsi quanto affermato. Viene da sé: straparlare con gli occidentali è una cosa, farlo con i ricchissimi quanto intolleranti emiri della penisola arabica è un’altra. Sui lavoratori morti – 6.500 secondo il Guardian – per costruire stadi a 10 stelle che verranno demoliti a fine kermesse, il detto Enzo ha invitato a contenere la nostra ipocrisia perché gli europei dovrebbero vergognarsi per i prossimi tremila anni per quanto combinato nei tremila anni precendenti all’insulso Mondiale nel deserto. Aprite un libro di storia e fatevi due conti: tremila anni fa non era stata ancora fondata Roma… Se proprio vogliamo parlare di vergogna, il presidente della Fifa dovrebbe provarne almeno un po’ per essersi trasferito in Qatar con l’intera famiglia. Smentisca i media di tutto il mondo se non è così. Nell’attesa del lieto evento, quindi vergogna o smentita, conviene cassare il detto Gianni, che richiama al confidenziale italiano, e passare all’asettico presidente. Giusto il tempo di apprendere come si scrive in dialetto qatariota Infantino Giovanni Vincenzo detto Gianni.
di Libero de Foscolo Ortis