Hanno equivocato. Non vedo alternative. La buona fede diamola per scontata. E’ che sono fatti così: prendono lucciole per lanterne e non ne vogliono sapere di ravvedersi. Il problema pare sia scaturito anche dall’interpretazione modello gendarmeria, di certo figlia del machismo di questi ultimi tempi, data al ‘mettere insieme i servizi’. Espressione, questa, in voga per via di Nuova Pescara, fusione dalla quale scaturiscono gli obblighi di razionalizzare, modernizzare e risparmiare. Non l’obbligo di vessare la gente: nessuno ha mai detto o scritto che le crepuscolari amministrazioni di Pescara e Montesilvano dovessero concorrere al primato nazionale di multe con i T-Red per abitanti.
Pare di vederlo, Carlo Masci da piazza Duca degli Abruzzi, petto in fuori di dieci centimetri e telo mare sulle spalle anche a novembre inoltrato, che passa a rassegna, con malcelato orgoglio, i luccicanti semafori-telecamere spara multe, oramai piazzati nei crocevia più importanti di Pescara.
E pare di scorgere Ottavio De Martinis, anche lui petto in fuori ma di mezzo metro per pareggiare l’addome prominente, che tratta i T-Red come figlioli perché gli danno l’opportunità di sentirsi, almeno per un po’, il ras di Villa Verrocchio e dintorni che sognava di diventare da bambino.
A parte le pose virili dei due dioscuri dei T-Red, sono evidenti la stortura del pensiero e l’utilizzo quantomeno discutibile della tecnologia, tesa a punire i cittadini e non a migliorare la loro vita. I T-Red sono giustificabili in strade con elevata incidenza di sinistri, anche di una certa gravità. Né a Montesilvano né a Pescara le casistiche raccontano tale drammaticità. E allora? Allora c’è la fregatura. Mi rimangio quanto scritto in apertura. Metto in dubbio, su questo preciso argomento, la buona fede dei due sindaci e vi dico la mia: se i comuni fossero ben gestiti, i cittadini non dovrebbero salire in auto come se andassero all’Agenzia delle entrate. Non dico con una mano sul volante e una sul di dietro, ma neppure mi sento di sconsigliarlo. I T-Red – è questa la triste verità – servono per rimpinguare le casse dei comuni svuotate soprattutto da gestioni non illuminate. E qui, Masci e De Martinis, tiriamo in ballo anche i vostri predecessori perché su questo argomento dove prendi, prendi sempre bene.
Abbiamo servizi pubblici mediocri, strade colabrodo, sporcizia dietro ogni angolo e, a volte, per vederla non serve neppure girare l’angolo. Abbiamo, continuando a sgranare il rosario dei problemi, un’aggressiva crisi sociale ed economica, città sempre meno sicure anche per via di un’impalpabile attività di prevenzione, un’idea di sviluppo neppure embrionale e voi sapete solo scatenare una tempesta di multe comminate, il più delle volte, per infrazioni di pochi centimetri? O ci fate o ci siete. Per me, ci fate e ci siete. Sbagliati, intendo dire. Non equivocate. Almeno questa volta.
di Libero de Foscolo Ortis


