
Dice il ministro Nordio in un intervista su Radio Radicale che l’amnistia andrebbe applicata non per necessità ma per magnanimità pura. Insomma come veniva usata “ad ogni morte di Papa” nello Stato Pontificio. E che quella del disegno Giachetti è un’amnistia mascherata e lo Stato dovrebbe promuoverla in circostanze di forza e non quando rischia di dare un’immagine di debolezza.
Vediamo se abbiamo compreso.
In buona sostanza, per non ammettere la debolezza o la difficoltà dello Stato, il ministro la nega semplicemente.
Ci ricorda tanto lo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia. Semplice, no? Elementare. Si fa finta che non ci sia un problema perché altrimenti si fa una brutta figura. E intanto… Accada quel che deve accadere.
Tocca dirlo, ci saremmo aspettati un approccio molto più realistico e pragmatico, teso alla riduzione del problema, ma evidentemente altre “spinte” prevalgono.

E “ogni morte di Papa” è un detto che merita qualche ulteriore riflessione; anche in quella circostanza non si trattava di un fatto di pura magnanimità, concetto astratto buttato lì da Nordio nel prosieguo dell’intervista come se avesse un senso…
Più realisticamente, si approfittava del singolare evento per mitigare il sovraffollamento.
E tra l’altro noi, oggi, non abbiamo una circostanza assimilabile alla morte del papa o del sovrano cui associare questa sorta di automatismo e quindi, a meno che non lo si decida, il momento buono non potrà mai giungere. Chi vorrà mai dare un’idea di debolezza o dare la stura ai Nordio di turno di approfittarsene per puntare il dito?
(PdG)