Viale Marconi è un esperimento fallito della giunta Masci. Per andare incontro ai cittadini e limitare il caos, il segretario provinciale di Azione, Stefano Torelli, propone l’utilizzo di mezzi pubblici piccoli, con una maggior frequenza delle corse
“Sono trascorsi diversi mesi dalla rivoluzione che ha interessato la viabilità lungo viale Guglielmo Marconi e non c’è stato alcun beneficio per gli automobilisti, i pedoni, i ciclisti, i commercianti e i residenti. Anzi, ogni nuovo giorno è peggio del precedente”, si legge in un comunicato firmato da Stefano Torelli. “Raccogliamo, senza alcuna meraviglia, il grido d’allarme degli autisti della Tua e dei cittadini sull’aumentata pericolosità della strada generata soprattutto dalla nuova viabilità, dalle rotatorie e dai tombini. Pescara in Azione ribadisce che quanto fatto negli ultimi mesi su viale Marconi debba essere considerato un esperimento fallito e chiede al sindaco Carlo Masci e all’assessore ai Trasporti Luigi Albore Mascia di intervenire subito e senza indugi per rimediare all’incresciosa situazione. Nell’attesa del pronunciamento del Consiglio Di Stato, invitiamo l’attuale amministrazione comunale a valutare, ad esempio, la possibilità di utilizzare mezzi pubblici più piccoli (magari raddoppiando le corse) per districarsi meglio lungo la ‘strada cantiere’. I cittadini e i commercianti di Porta Nuova, dopo settecento giorni, hanno diritto di tornare a usufruire a pieno di viale Marconi”.
