Giampiero Mancini, gli attori dello Smo, Asd Curi, Fondazione Pescarabruzzo, il Centro medicina dello Sport e l’azienda Il Delfino uniti nella tappa pescarese
‘Natura morta in un fosso’, con la regia, l’adattamento e la drammaturgia di Giampiero Mancini. Lo spettacolo, tratto da un’opera di Fausto Paravidino, è protagonista di una tournée: ieri (22 novembre) al Circus di Pescara (sold out), oggi e domani al teatro dei Marsi di Avezzano, il 26 all’auditorium Flaiano di Pescara e il 27 al Ridotto nel Teatro comunale dell’Aquila. Per informazioni, si può contattare il 329-7788707 o la mail smolabmail@gmail.com.
Mancini, attore pescarese che non ha bisogno di presentazioni e creatore della scuola di recitazione Smo (Spazi mentali occupati), sale anche sul palcoscenico nelle vesti del detective. Con lui, per una serie di serate che si preannunciano con forte suspense (vietate ai minori di 14 anni), Giovanni Scognamiglio (cop), Emanuela Di Nicola (mother), Alessandra Romolo (bitch), Giulia Pellicciaro (doc), Alessandro Oliva (pusher), Giuseppe Celeste (cop), Stefano Marinelli (boyfriend) e Chiara Di Marcantonio (Elisa). Diana Quaresima è l’aiuto regista. Lorenzo Porrini, Gianmarco Camplone e Demetrio Cavicchia compongono lo staff di supporto a Mancini.
Tutti gli spettacoli aderiscono a ‘365 giorni no alla violenza sulle donne’, campagna di sensibilizzazione contro le violenze di genere. Infatti, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel giorno 25 novembre dall’Assemblea Generale dell’ONU, l’ASD Curi Pescara e la Fondazione Pescarabruzzo si sono attivate. La Fondazione ha accolto favorevolmente l’iniziativa sociale offrendo gratuitamente il Cineteatro Circus all’associazione promotrice, al fine di garantire la capienza del più alto numero di spettatori (800 posti in sala) che potessero assistere allo spettacolo teatrale dal grande impatto emotivo e sociale.
ASD Curi Pescara, Fondazione Pescarabruzzo, il Centro Medicina dello Sport di Pescara, la compagnia teatrale Spazi Mentali Occupati (SMO) e l’azienda ittica Il Delfino urlano all’unisono: 365 giorni no alla violenza sulle donne.