di Davide Pitocco
137 corridori, per un totale di 31 nazioni si sono sfidati sulle strade di Drenthe per conquistare il titolo di campione d’Europa uomini Elite. L’Italia selezionata da Bennati presenta un Ganna, che è uscito in piena forma dopo i tanti piazzamenti ottenuti alla Vuelta ed un Matteo Trentin pronto a cogliere ogni attimo. La corsa è stata piuttosto ordinaria fino al momento in cui non si è entrati nel circuito da ripetere per ben sette volte. Prima dell’ingresso nel circuito le nazionali si sono date battaglia per portare i loro capitani nei primi posti ed evitare il rischio di rovinose cadute. Ganna per l’occasione battezza la ruota di Mozzato che sembra guidarlo con il radiocomando. I corridori scaleranno per 7 volte il Col du Vam, 0.4 km al 4.2% di pendenza media. A lungo il Belgio e la Danimarca hanno tenuto al guinzaglio la fuga di giornata di cinque coraggiosi, che purtroppo non hanno mai avuto troppe chances. Gli interessi di molte nazionali erano in ballo.
Ecco i nomi degli attaccanti di giornata: Joshua Tarling (Regno Unito), Stefan Bissegger (Svizzera), Rory Townsend (Irlanda), Mathias Vacek (Repubblica Ceca) e Norman Vahtra (Estonia). L’apice del loro vantaggio è stato di 43’’. Peccato che le squadre di Pedersen e Van Aert sono state sempre lì a controllare, nonostante l’assenza di radioline, forse anche per questo il controllo è stato sempre molto serrato. Il treno del Belgio detta l’andatura. Danesi ed Italiani controllano la situazione. Il primo giro di circuito viene corso in 18’.
Quando mancano 30 km al traguardo l’Italia risale le prime posizioni e Cattaneo e Affini imprimono un forcing esagerato per tentare di isolare i campioni di Belgio e Danimarca.
Trentin allora decide di attaccare sul Vamberg, proprio nel tratto in pavé. Anche Ganna rilancia, ma Pedersen e Van Aert si mostrano reattivi. Si forma un gruppetto con tutti i migliori e l’Italia è lì a fare la parte del leone.
Quando mancano due giri all’arrivo in un tratto in discesa purtroppo Ganna cade. L’azzurro è stato tirato giù da Heiduk, il quale è finito nelle transenne. Cattaneo lo attende, ma il piemontese non riuscirà a recuperare lo svantaggio. I migliori scattano all’inseguimento di Laporte, ma purtroppo in questo gruppo non c’è nessuna maglia azzurra.
Il francese mantiene un ritmo indiavolato. Nessuno sembra in grado di andare a riprenderlo. I più diretti inseguitori, ormai a 10’’ provano nell’ultimo chilometro una volata lunghissima, ma Laporte tiene e con un colpo di reni giunge per primo a tagliare il traguardo, nonostante Van Aert l’avesse quasi affiancato. Per la Francia questo è il primo titolo europeo. Insieme a Van Aert e Pedersen il francese era pronosticato tra i probabili vincitori.
Questa la top 10 della prova in linea maschile degli Europei 2023:
1 LAPORTE Christophe France 4:15:50
2 VAN AERT Wout Belgium 0:00
3 KOOIJ Olav Netherlands 0:00
4 DE LIE Arnaud Belgium 0:00
5 TEUNISSEN Mike Netherlands 0:08
6 TILLER Rasmus Norway 0:08
7 PEDERSEN Mads Denmark 0:13
8 DEGENKOLB John Germany 0:14
9 KRON Andreas Denmark 0:39
10 SÉNÉCHAL Florian France 0:40
Il primo degli Italiani è Matteo Trentin che si è classificato quattordicesimo con 40’’ di distacco.