Domenica 2 aprile si celebrerà la Giornata mondiale della consapevolezza
sull’autismo, istituita nel 2007 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (WAAD:
World autism awareness day).
Da allora sono trascorsi 16 anni, e la ricerca sui Disturbi dello Spettro Autistico (DSA)
ha fatto numerosi passi in avanti. L’autismo può essere definito un disordine di tipo
neuropsichico: si manifesta in età infantile e riguarda la sfera del neuro-sviluppo che
coinvolge linguaggio, socialità e comunicazione. I bambini con autismo hanno
difficoltà a elaborare informazioni provenienti dal mondo esterno, e per questo
motivo possono avere difficoltà di apprendimento e di socializzazione. Trattandosi di
un disturbo dello sviluppo, l’autismo non è classificato come malattia, ma come
sindrome, come insieme di disturbi che provoca isolamento affettivo e incapacità a
rapportarsi con gli altri.
Tre i livelli di autismo clinicamente riconosciuti: Livello 1 (Patologia lieve. I pazienti in
questo caso hanno necessità di supporto per problematiche quali l’interazione
sociale inibita e la mancanza di capacità organizzative e di pianificazione); Livello 2
(Patologia moderata. Gli individui che ne soffrono necessitano di un supporto
sostanziale per la vita di tutti i giorni e hanno problematiche evidenti anche agli
occhi degli altri) e Livello 3 (Patologia grave. Le persone affette da autismo grave
necessitano di un supporto costante. In questo livello sono presenti tutti i disturbi
dei due livelli precedenti, ma in modo più marcato e accompagnati da diverse
complicanze. Le capacità di interagire e comunicare sono molto scarse).
Gli studi più recenti rivelano che le persone affette da disturbo autistico
rappresentano l’1% della popolazione, e la fascia più ampia – pari al 66% – è quella
che va dai 15 ai 44 anni, mentre le persone con più di 44 anni sono il 13%. In una
regione come l’Abruzzo, le persone affette da disturbi dello spettro autistico
potrebbero essere circa 13.000. Martedì prossimo, 4 aprile, la sala consiliare del
Comune di Pescara ospiterà un incontro che vedrà la partecipazione di uno dei
massimi esperti di autismo: il dottor Roberto Keller, neuropsichiatra infantile,
dirigente medico di psichiatria e direttore del Centro Regionale Disturbi Spettro
Autistico in età adulta della Asl Torino 2.
Autore di studi pubblicati su autorevoli riviste, il dottor Keller interverrà su “Attuali
conoscenze scientifiche nell’inquadramento dell’Autismo”. A seguire l’intervento del
dottor Marco Sarchiapone, psichiatra, direttore sanitario del Nucleo residenziale per
l’Autismo di Vasto. L’iniziativa – dal titolo “Autismo e impatto sociale” è organizzata
dall’organizzazione di volontariato “Meridiana Club Abruzzo” in collaborazione con
le Fondazioni “Il Cireneo” e “Oltre le parole”. Previsti anche gli interventi di genitori
di figli autistici, che parleranno delle proprie esperienze personali. Il presidente di
Meridiana, l’ex prefetto Vincenzo D’Antuono, ha invitato anche l’assessore regionale
alla Sanità Nicoletta Verì, psicologa e psicoterapeuta, dirigente e coordinatrice
generale della Fondazione Paolo VI, dove vengono seguiti numerosi bambini
autistici. Scopo dell’iniziativa è anche quella di sensibilizzare gli amministratori
regionali a guardare al futuro e, come fatto dalla Regione Piemonte, cominciare a
pensare che i bambini e i ragazzi autistici stanno diventando grandi, ed è giunto il
momento di cominciare a programmare anche in Abruzzo un Centro per gli adulti.
A fine incontro – che ricordiamo si terrà il 4 aprile e avrà inizio alle ore 18,30 nella
sala consiliare del Comune di Pescara – è prevista la proiezione di un film che ha per
protagonisti un gruppo di ragazzi autistici che da Torino hanno percorso la Via
Francigena per arrivare a Roma, dove sono stati ricevuti da Papa Francesco. Rendere
sempre più consapevoli i cittadini e gli amministratori che l’autismo non è solo un
problema dell’età adolescenziale, perché si cresce e si diventa adulti, è quindi
fondamentale per non isolare sempre di più e abbandonare a sé stessi questi
pazienti.