A tutela degli abusi le molestie e la discriminazione nei confronti delle atlete femminili in ambienti sportivi, fornendo loro conoscenze, istruzione e strumenti pratici: è questa la mission di EWA, Empowering Women Athletes.
Il progetto è stato presentato ieri da Simone D’Angelo, Presidente ENDAS Abruzzo, in uno dei primi incontri con il mondo dello sport di base. A fare da ambasciatrice per il territorio regionale è stata scelta Diana Di Meo, la pescarese arbitro di calcio vittima di revenge porn e divenuta famosa per la sua storia raccontata, tra gli altri, alle Iene ed in Parlameno Europeo.
“EWA non è solo un progetto, è un ideale. Lei è ogni ragazza e ogni donna che ama il suo sport, che vuole sentirsi al sicuro negli spogliatoi del suo club, che vuole sentirsi rispettata come un’umana e riconosciuta come atleta, che vuole sentirsi supportata dalla squadra di professionisti sportivi che lavorano per lei e con lei – spiega D’Angelo alla presentazione del progetto – Lei è l’atleta femminile che lotta ogni singolo giorno per superare i record, vincere le partite, divertirsi”.
ENDAS ha aperto un help desk telefonico per offrire supporto alle sportive che hanno necessità di informarsi, che hanno subito molestie, discriminazioni o violenze nel mondo dello sport, fornendo contatti diretti di organizzazioni locali che si occupano di tutelare i diritti delle donne, fornire assistenza legale e altre risorse relative preziose.
Per avere un aiuto, un consiglio o semplicemente un confronto sono stati predisposti i seguenti numeri: 324 5546124 – 328 7546320 – 345 6317709.
L’help desk telefonico EWA è attivo lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 17:30 alle 20:30.