Tre associazioni pescaresi e una nazionale lanciano un appello a Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, per chiedergli di non presentare la Legge per lo spostamento di Nuova Pescara al 2027.
L’iniziativa è lodevole, ma il fatto stesso che i cittadini debbano costituirsi in associazioni e appellarsi al presidente del Consiglio regionale per non fargli calpestare una Legge, peraltro anch’essa regionale, la dice lunga su come siamo messi in Abruzzo. Siamo messi male. Questo il testo integrale del documento firmato da Nuova Pescara, Consiglieri Emeriti comune di Pescara, Verso Nuova Pescara e Fccn (Fusioni comuni coordinamento nazionale): “Chiediamo al presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri di non firmare e di non presentare alcun emendamento o progetto di legge o altro inerente il differimento della nascita di Nuova Pescara. Lo spostamento al 2027, di cui si parla da mesi e che viene dato per imminente, è un autentico sabotaggio e uno sfregio all’esito referendario del 2014, che ha sancito la fusione di Pescara, Spoltore e Montesilvano nonché alla Legge regionale del 2018 votata, non dimentichiamolo, all’unanimità. Chiediamo a Lorenzo Sospiri di essere il garante del rispetto della volontà dei cittadini e della Legge e non il primo firmatario di un artificio politico-burocratico volto a spostare in avanti la data della nascita della Nuova Città, già posticipata due volte e ora fissata al primo gennaio 2024. Spostamento propedeutico, viene il sospetto, ad altri rinvii e al definitivo affossamento della Fusione”.