Ospitiamo un intervento di Ernesto Grippo, già comandante della Polizia locale di numerose città, tra cui Pescara, sull’organizzazione del corpo dei Vigili nel capoluogo adriatico, sui relativi costi e sulla mancanza del servizio notturno
“A Pescara, con 160 tra agenti e ufficiali di Polizia locale, non è stato ancora attivato il turno notturno. A detta del comandante in carica, Danilo Palestini: ‘Ci vorrebbe un contingente operativo di 280-300 unità al fine di coprire tutte le funzioni attribuite… Il capoluogo è assimilabile ad una grande città, dotata di porto, aeroporto internazionale, scalo ferroviario, cliniche, un ospedale che supera i 400 accessi giornalieri, scuole, università, impianti sportivi e la sede della Regione Abruzzo’. Il Comandante si lancia, poi, in una infelice equazione ‘se Milano con 3 milioni di abitanti conta su 3.000 agenti, Pescara con 300.000 fruitori e 120.000 residenti dovrebbe avere almeno 300 vigili urbani’. Il presidente della Commissione Sicurezza del territorio, Armando Foschi, invece, dichiara che a Novembre sono stati redatti 96.000 verbali ‘carte che richiedono poi controlli, verifiche e agenti che sappiano far camminare quelle sanzioni’.
Andiamo con ordine e facciamo chiarezza, diradiamo lo spray schiumogeno che deve aver invaso la Commissione Sicurezza del Comune durante le esternazioni di comandante e presidente. La città di Pescara, a dicembre 2021, aveva una popolazione residente di 119.156 abitanti, una superficie di appena 34,33 kmq. L’Istat classifica Pescara come città a vocazione marittima e con vocazione culturale e storica. La sua popolazione la colloca al 36mo posto nella classifica per abitanti. Milano ha una popolazione di 1.373.000 abitanti e non di 3 milioni, ha un corpo di Polizia Locale di 2.700 unità di cui 1.750 in ufficio e 1.000 in strada. C’è un particolare non di poco conto: a Milano la gestione dei verbali (postalizzazione e data entry) non è esternalizzata, ma in house. A Pescara, dal 2006, tale servizio è conferito a una società esterna con aggravio di costi per la casse dell’ente e le tasche dei cittadini, con il preciso e lungimirante obiettivo di recuperare risorse di agenti da mettere in strada. Esternalizzando i servizi, il personale in ufficio si riduce a coloro che hanno le prescrizioni tipiche del medico competente. Quindi, caro presidente Foschi, quelle 96.000 sanzioni camminano sulle gambe di Maggioli (destinataria dell’esternalizzazione) e di Adriatica Risorse, che gestisce i ruoli coattivi.
Un altro profilo da approfondire: il comandante e il presidente potrebbero dirci quante delle 96.000 sanzioni sono state elevate da agenti che con le loro gambe sono presenti in strada? Quanti verbali hanno contestato, quanti preavvisi sui parabrezza hanno apposto e de residuo – anche se temo che non sia un numero residuale – quanti verbali sono stati elevati dai varchi elettronici, quanti dai T-Red (semafori con telecamere), quanti dai due autovelox, quanti dagli ausiliari del traffico? Il rapporto di 160 agenti per 120.000 residenti è un rapporto di 1 agente ogni 750 abitanti residenti è il miglior rapporto in Abruzzo e tra i migliori d’Italia.
Centinaia di comandanti di Polizia Locale vorrebbero vantare questo rapporto tra agenti e residenti per garantire servizi . Il servizio h24 con 160 unità di personale non è auspicabile: è dovuto. In Regione Abruzzo, purtroppo, non esiste una delibera che definisca gli standard dei Corpi di Polizia locale come avviene nelle regioni che hanno una Politica per la sicurezza. Esempio è l’Emilia Romagna che, con Delibera Giunta regionale, definisce questi standard e precisa che per i capoluoghi di Provincia il rapporto deve essere di 1,2 addetti per 1.000 residenti, come dire a Pescara dovrebbero esserci 144 unità di personale e non 160. Nei comuni turistici è previsto un incremento di 0,5 ogni mille posti letto turistici. Pescara non è città turistica, ma per bontà consideriamo tale. I posti letto di alberghi in Provincia di Pescara sono 8.329 , quelli in altre strutture ricettive sono 3.726 per un totale di 12.055 posti letto. Consideriamo quanti siano i posti letto offerti da Montesilvano e dai restanti comuni della Provincia e proviamo ad ipotizzare 5.000 posti letto in città che consentono di aumentare l’organico 2,5 unità. Siamo a 146,5 unità di personale. Non dimentichiamo la superficie della città, solo 34 kmq, un fazzoletto di terra tanto da rendere Pescara la sesta città italiana per densità demografica sopra i 100.000 abitanti. Siamo molto più densi di Roma: 3.474 abitanti per kmq a Pescara, contro i 2.235 abitanti per kmq della capitale. Come dire che le 160 unità basta metterle in strada per renderle visibili in ogni angolo. Ovviamente, se idonei e formati al servizio.
Questo l’organico attuale del Corpo di Pescara: 95 agenti a tempo indeterminato , 11 ufficiali a tempo indeterminato, 3 amministrativi, 29 agenti assunti con contratto di formazione lavoro, 22 agenti assunti a tempo determinato. La scelta di ricorrere alle assunzioni a tempo determinato o ai contratti di formazione lavoro può essere discutibile, ma non deve diventare un alibi. Certo, assumere a tutti i costi 40 agenti da un concorso bandito inizialmente per 1 solo posto, senza limiti di età, senza accertamenti psicoattitudinali e prove di abilità non è il massimo e se, poi, arrivano brillanti ultracinquantenni tanti auguri. Ma chi ha presieduto alla procedura concorsuale di reclutamento di agenti e ufficiali? Comunque, tutti gli assunti sono agenti e ufficiali a tutti gli effetti e vanno formati e messi in strada. Tutti… tutti anche loro. Formazione iniziale obbligatoria prevista dalle leggi regionali di altre Regioni e non dall’Abruzzo. In altre Regioni i neo assunti, agenti o ufficiali, possono andare in strada, sino a quando non sono formati e non hanno superato l’esame finale della prima formazione obbligatoria, solo affiancati da colleghi che hanno superato tale trafila. E non si possono vedere allegre pattuglie di di 2/3 agenti neo assunti in giro per la città alla scoperta del nulla.
Ma torniamo agli standard dei Corpi di Polizia locale. Li prendiamo in prestito dalla Regione Emilia Romagna non avendo i nostri, per l’inerzia regionale. Ed ecco che si prevedono per organici superiori alle 46 unità non meno di 17 ore giornaliere e per i capoluoghi di provincia non meno di 20 ore giornaliere. Come dire almeno dalle 7 del mattino alle 3 della notte successiva. Con i parametri di cui sopra, se prevedono quasi 18 ore di servizio con 46 unità e non risulta complicato ipotizzare che con tre volte questo organico il servizio h24 è doveroso.
A livello nazionale, dal 9 gennaio 2020 è stato siglato un accordo quadro tra ministero dell’Interno e Associazione nazionale comuni italiani per i servizi di Polizia stradale di viabilità urbana. Al riguardo, è stato stabilito che ‘al fine di consentire agli organi territoriali delle Forze di polizia di garantire un più efficace controllo del territorio e di rafforzare l’azione di prevenzione e repressione dei reati secondo quanto previsto nei Piani coordinati di controllo del territorio, le Polizie municipali delle città capoluogo metropolitano, dei capoluoghi di regione e dei capoluoghi di provincia, di cui all’allegato A, sono chiamate a svolgere un ruolo preminente nell’espletamento dei servizi di polizia stradale sulla viabilità urbana, compresa la rilevazione degli incidenti stradali, nell’intero arco delle ventiquattro ore’. Questo impegno riguarda ben 48 capoluoghi di Provincia – Pescara non è tra questi e sarebbe interessante chiedersi perché – molti dei quali con popolazione inferiore e moltissimi dei quali con un corpo di Polizia locale che ha un rapporto che fatica ad essere di 1 agente per ogni mille abitanti. Da ultimo, tutti comuni con una superficie molto più estesa di quella di Pescara, tra le più piccole dei comuni capoluoghi di Provincia.
Alcuni esempi tra i Comuni che garantiscono servizio h24 per viabilità e sinistri stradali con organici di polizia locale il cui rapporto è inferiore ad essere di 1 per ogni 1000 abitanti: Alessandria (90.000 ab), Ancona (98.000), Arezzo (96.000), Asti (73.000), Barletta (92.000), Catanzaro (85.000), Cremona (70.000), Forlì (116.000), Lecce (95.000), Novara (101.000), Pistoia (89.000), Terni (107.000), Treviso (84.000), Udine (94.000), Varese (78.000).
Il comandante di Pescara eviti di elencare la presenza di cliniche, ospedali, stazioni, sedi istituzionali e accessi al pronto soccorso per prevedere aumenti di organico. Questi sono insignificanti riferimenti. Altri capoluoghi di provincia, incredibile ma vero, ospitano ospedali, cliniche, pronto soccorso, impianti ferroviari, scuole, università e impianti sportivi, spesso anche in numero superiore e di qualità più elevata. Ammesso che tutto questo incida sulla viabilità, si tratta solo di essere su strada tutti i giorni h24 con pattuglie automontate, motomontate e appiedate e fare servizi per ottimizzare la viabilità e reprimere le violazioni al codice della strada. Lavorare senza soluzione di continuità h24 sulla sicurezza stradale è il cuore pulsante di ogni Polizia locale, a fianco alla Polizia amministrativa, alla Polizia commerciale, annonaria, ambientale ed edilizia. Il resto è nebbiogeno per cittadini e politici ingenui. La sicurezza pubblica e l’ordine pubblico sono di competenza delle altre Forze di polizia con le quali la Polizia locale collabora nei piani coordinati di controllo del territorio dopo aver assolto alle sue competenze di polizia amministrativa e stradale.
Presidente Foschi, lei sa che l’organico del comune di Pescara non raggiunge le 600 unità di personale e che, quindi, la Polizia locale assorbe più di un quarto delle risorse? Lei , comandante, sa bene che un’unità (quindi un agente) di personale della Polizia locale costa all’Ente tra i 26.000 e i 28.000 euro annui oltre alle spese per divise , indennità, automezzi, strutture. Facendo i conti per difetto, è di oltre 7 milioni di euro la spesa che il Comune di Pescara destina per la Polizia locale e se ne dovrebbero spendere quasi il doppio secondo le dichiarazioni ascoltate?
Sta per scadere l’ultima rata Tari e sarebbe il caso che il contribuente non provi rabbia a pagarla sapendo che i suoi soldi sono spesi male. I tributi comunali devono essere pagati puntualmente, la politica comunale deve avere la consapevolezza dei soldi pubblici che gestisce in nome e per conto della collettività, le assunzioni devono essere fatte garantendo qualità e professionalità delle risorse umane che se assunte per fare gli agenti di polizia locale devono farlo dal primo all’ultimo giorno di servizio, anche se hanno lauree e master. Noi paghiamo il loro stipendio e pretendiamo che facciano il loro dovere. Il sindaco Carlo Masci, sin dal suo primo giorno di incarico, ha detto di voler investire nella Polizia locale e nella sicurezza urbana, con assunzioni (forse fatte in modo sbagliato ma non è certo colpa della politica, ma della dirigenza) e telecamere (una marea, ma sono utilizzate al meglio? Non ci risulta, ma vogliamo essere piacevolmente smentiti). Il sindaco ha trattenuto la delega e ha fatto benissimo, ha dato fiducia, ma è stato ripagato? Il presidente Foschi da sempre si batte in prima persona con infinita passione e indiscutibile onestà, ma non ha mai ottenuto i riscontri richiesti. Una classe dirigente di alto livello genera consenso e apprezzamento anche per una classe politica modesta, il contrario genera un corto circuito”.
La foto utilizzata è stata tratta dal sito della Polizia locale di Pescara