La Martani a Cruciani: “Aua’ papà sto a pianta’ li patane

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di Walter Bucciarelli

Frutteria molto affollata oggi, più del solito. Noto persone che si stringono attorno ad un uomo a cui chiedono l’autografo. Ha i capelli confusi, turbati. Sì, mi sembra lui, il conduttore dell’eterodossa trasmissione radiofonica “la zanzara”, che compra arance. Uscito dal negozio decido di seguirlo, nonostante non avessi il numero di tracking. Tira fuori il telefono e chiama un certo David dicendogli di preparare il forno. Non capisco, vuole fare le arance al forno? C’è qualcosa che non torna. Rimuginando sull’accaduto arrivo a casa, accedo la TV e, proprio in quel momento, la conduttrice, ex Sottosegretario ed ex Ministro, Michela Vittoria Brambilla, in splendida forma grazie all’effetto ritoccante chiamato “Barbara D.” – roba da far impallidire Thomas Knoll l’inventore di Photoshop – ringrazia il benefattore che la settimana precedente pare abbia adottato una splendida, dolce, simpatica e tenera anatra di cui non possiamo scrivere il nome per questioni legate alla privacy. Il nome del benefattore invece lo annuncia la Brambilla: un tale G. Cruciani. Un atroce connessione mi assale: anatra… arance… il forno… vuoi vedere che? Incredulo decido di chiamare una paladina che, sicuramente, potrà scongiurare l’atroce disegno criminoso ai danni dell’oca, adottata per… il forno. Daniela Martani rimane impietrita alla notizia, decide, così, di formare una task force per andare all’assalto di Casa Cruciani e salvare la vita all’anatide. Durante il percorso, per farlo desistere, decide di chiamare il conduttore de “La zanzara”. Giuseppe capisce e risponde a suo modo, che non sente e gli chiede di togliersi l’auricolare o il vivavoce. Rifiutata, decide di chiamare Parenzo. Il giornalista, noto per essere fortemente “super partes”, le risponde che è pronto a querelarla per il “tentativo di corruzione vegetale”. Alla fine, però, è prevalso il buon senso, Cruciani, notoriamente attento al quibus, ha venduto l’oca alla Martani a 6.800 euro che, a sua volta, ha ricambiato la cortesia invitandolo ad una cultura vegana facendogli ascoltare la canzone del noto cantautore abruzzese ‘NduccioAua’ papà sto a pianta’ li patane”.