Roberto Renzetti risponde a Domenico Pettinari

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“L’ennesima uscita del consigliere comunale Domenico Pettinari lascia basiti, esterrefatti. Direi quasi divertiti, se non ci fosse in ballo una questione importante qual è la sicurezza della città, anzi delle città. Tornando dalle ferie estive ha pensato bene di dire la sua sulla sicurezza, di cui evidentemente si sente un grande esperto. E mi stupisco, volendo usare un po’ di ironia, che il consigliere non abbia chiesto anche le dimissioni del presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, per quanto accaduto nei giorni scorsi al centro di Pescara. Davvero pensa che ci debbano essere delle dimissioni di massa per un episodio del genere? Mi tocca constatare che il consigliere comunale ha un po’ perso la bussola e, pur di conquistare un titolo di giornale, è davvero pronto ad iperboli fantasiose. A parte questo, credo che il consigliere sbagli bersaglio, anche se preferisce far finta di non capire. Le competenze relative alla sicurezza non sono del Comune, né a Pescara né in tutto il resto dell’Italia, ma la maggioranza in Consiglio Comunale ha voluto lanciare un appello alle istituzioni competenti, con una mozione a firma di Forza Italia, poi approvata dall’aula, per richiedere il passaggio a categoria superiore della Questura, l’aumento delle personale delle Forze di Polizia oltre che l’ausilio dell’Esercito. Per cui il consigliere dovrebbe rivolgere i suoi appelli e anche i suoi suggerimenti operativi al prefetto, al questore, al comandante provinciale dei carabinieri e al comandante provinciale della Guardia di finanza, che – devo dirlo – non credo abbiano bisogno di questi “spunti” di riflessione. Non si rende conto, il consigliere in questione, che il Comune – con il sindaco, la giunta e il consiglio comunale – non ha competenze specifiche in materia di sicurezza? In questi primi mesi di attività, è riuscito a focalizzare la differenza che corre tra ordine e sicurezza pubblica da una parte e sicurezza urbana dall’altra? Direi che è tutto molto facile da comprendere, così come è facile comprendere il ruolo del Comune nell’ambito del Comitato per l’ordine pubblico. Non credo che qualcuno si dimetterà, mi spiace dare questa notizia al consigliere, ma il Comune si è attivato per rendere l’area dei giardinetti vicina alla stazione centrale meno permeabile e nei prossimi giorni sarà recintata. È una delle misure che rientrano nelle competenze del Comune e sarà fatto. Ma il consigliere preferisce dare indicazioni da sceriffetto di paese, o caporale di giornata che dir si voglia, bypassando il prefetto e il Comitato per l’ordine pubblico, anziché puntare alla concretezza. Di certo non stiamo con le mani in mano e il sindaco Carlo Masci interloquisce continuamente con il prefetto, oltre ad intervenire alle frequenti riunioni del comitato, e sollecita presidi nei punti più sensibili della città, rispettando le competenze di tutti. Ma è scorretto, da parte del consigliere, non sottolineare il grande lavoro delle forze dell’ordine in città: gli interventi sono puntuali e l’individuazione dei responsabili immediata”.