Il prezzo dei carburanti, condizionato negativamente dalle accise, quindi dalle tasse, sta mandando in tilt l’Italia. I gestori dei distributori hanno annunciato uno sciopero per il 25 e 26 gennaio, con tanto di presidio sotto Montecitorio. L’obiettivo è “porre fine a questa ondata di fango contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità dei fatti”, annunciano unitariamente Faib-Confesercenti, Fegica, Figisc-Confcommercio, che accusano il governo di aumentare il prezzo dei carburanti, scaricando la responsabilità sui gestori.
E’ oramai nella memoria collettiva il veemente slancio del leader della Lega Matteo Salvini e della premier Giorgia Meloni, nonché leader di Fratelli d’Italia, contro le accise. Slancio reiterato negli anni, ma infelicemente dimenticato una volta conquistato il bastone del comando. Un voltafaccia che crea imbarazzo in parte della maggioranza e ilarità nelle opposizioni.