Armando Foschi su interrogazione su piazza Le Laudi

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“Torna in Consiglio comunale il giallo della barriera di fioriere e vasi che dopo quattro anni continua a tenere sotto sequestro la spiaggia di piazza Le Laudi, sulla riviera sud. A riaprire il caso sarà l’interrogazione che ho depositato per chiarire quel percorso lungo 48 mesi di ricerche interne: in mezzo ci sono stati due anni di pandemia, ormai risolta, un ordine del giorno votato in Consiglio comunale per chiedere la sua rimozione, decine di sopralluoghi, verifiche della Polizia municipale e degli uffici tecnici comunali. Ma nessuno è stato in grado di spostare quelle fioriere e consentire di nuovo il libero accesso sulla spiaggia che chiedo venga ufficialmente ripristinato prima dell’inizio della nuova stagione balneare”. Lo ha ufficializzato il Presidente della Commissione Mobilità e Sicurezza del Territorio Armando Foschi autore dell’interrogazione a risposta orale.

“Pescara si appresta a conquistare per la quarta volta la Bandiera Blu ma in qualche punto della città l’accesso al mare è ancora severamente vietato – si legge nell’interrogazione -:  in piazza Le Laudi esiste infatti un varco di accesso libero alla spiaggia, largo 2,5 metri, previsto dal Piano Spiaggia Comunale, dal Piano Demaniale Marittimo Regionale, ribadito nel SID – Sistema Informativo Demaniale Marittimo, tra le concessioni Lido delle Sirene e La Playa, un varco peraltro obbligatorio e necessario per garantire il passaggio ai soccorritori per eventuali emergenze, agli utenti della spiaggia, ai cittadini diversamente abili. Nel 2020, all’improvviso, quel varco è stato chiuso con l’utilizzo di fioriere, ovvero vasi di pietra e marmo con piante ad alto fusto, creando una barriera sia fisica che visiva, con l’apposizione di un cartello con il logo dello stabilimento balneare ‘Lido delle Sirene’ e la scritta ‘Passaggio temporaneamente chiuso Causa Covid-19’, Comunicazione inviata al Comune di Pescara e alla Capitaneria di Porto in data 8 giugno 2020. Il varco è rimasto chiuso anche nel successivo periodo invernale e, con l’approssimarsi della stagione estiva – Anno – 2021, i cittadini hanno inoltrato diverse segnalazioni al Comune, agli uffici tecnici e ai consiglieri, per accertare la legittimità di quella chiusura. Per dare una risposta esaustiva alla città, personalmente ho rivolto una serie di domande all’amministrazione comunale attraverso un’interrogazione rivolta all’assessore pro tempore delegato Maria Rita Paoni Saccone che, tramite il dirigente del Servizio Pianificazioni del Comune, Gaetano Silverii, ci ha risposto in forma scritta ufficializzando, tra l’altro che “gli uffici del Comune di Pescara non hanno mai autorizzato la chiusura del varco di 2,5 metri, avvenuta in asserita violazione delle disposizioni del Piano demaniale marittimo regionale’, e ancora che ‘la verifica del rispetto delle norme e dei provvedimenti, sia in materia demaniale sia in materia sanitaria (Covid 19) spetta alle amministrazioni, ai corpi e agli uffici che esercitano le funzioni di controllo e di vigilanza sulla spiaggia. Spetta ad essi la verifica della congruità della chiusura del varco e della indicazione dei percorsi di entrata e di uscita dalla concessione rispetto alle disposizioni del Piano Demaniale Marittimo Regionale e delle Ordinanze balneari’. Nel corso del sopralluogo effettuato in piazza Le Laudi dalla Commissione Mobilità e Sicurezza del territorio in data 24 giugno 2021 – si legge ancora nell’interrogazione del Presidente Foschi -, si è  potuto verificare, alla presenza dei rappresentanti della Polizia municipale, il perdurare della chiusura del varco con l’utilizzo di fioriere che rappresentano un ostacolo insuperabile al transito degli utenti, costretti dunque a varcare e attraversare le due concessioni balneari per raggiungere la spiaggia, con una grave limitazione alla libertà personale. E nell’occasione abbiamo registrato il pesante e comprensibile malcontento dei cittadini presenti che hanno rivendicato il proprio diritto di scendere sul litorale semplicemente attraversando il varco pubblico la cui presenza deve essere obbligatoriamente garantita per legge, senza dover necessariamente attraversare una concessione privata. A tutt’oggi gli Uffici comunali, pare, non abbiano in alcun modo autorizzato la chiusura del varco di 2,5 metri e la stessa la chiusura del varco poggia esclusivamente su comunicazioni di un concessionario che avrebbe liberamente e autonomamente creato la barriera al fine di disciplinare gli ingressi e le uscite sulla spiaggia, impedendo un libero accesso che, a suo dire, non gli avrebbe permesso di garantire il rispetto delle prescrizioni ministeriali per la gestione dell’emergenza Covid-19. Tale considerazione sembrerebbe poggiare però su un assunto errato, in quanto, sulla scorta delle disposizioni regionali e ministeriali, ciascun concessionario balneare è chiamato a gestire e disciplinare gli accessi alla spiaggia di propria competenza utilizzando esclusivamente le aree di pertinenza della propria concessione, né è data la facoltà o la possibilità di interdire al pubblico dei varchi demaniali di ingresso o uscita esterni allo spazio della singola concessione. Senza dimenticare che comunque oggi quella chiusura è divenuta superflua vista la conclusione dell’emergenza Covid. Già il 28 giugno 2021 il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità un Ordine del giorno che invitava il sindaco e la giunta ad attivare tutte le azioni amministrative necessarie per ripristinare il rigoroso rispetto della normativa vigente in materia di Piano Spiaggia Comunale e di Piano Demaniale Marittimo Regionale, disponendo, tramite ordinanza sindacale, l’immediata riapertura del varco obbligatorio di 2,5 metri esistente tra le concessioni Lido delle Sirene e La Playa, disponendo l’avvio di un’indagine interna per individuare chi, eventualmente, fosse a conoscenza della chiusura di quel varco, non autorizzata dagli stessi uffici comunali e avrebbe avuto il dovere di intervenire per garantire il rispetto delle norme valide su tutto il litorale pescarese. Nonostante quell’ordine del giorno il varco continua a essere chiuso e a questo punto ho presentato un’interrogazione per chiedere, di nuovo, quale ufficio del Comune abbia autorizzato la chiusura del varco; se a tutt’oggi invece non esistono autorizzazioni, si possa ritenere di essere dinanzi a un eventuale abuso ed eventualmente se siano stati individuati i responsabili e siano stati attivati provvedimenti sanzionatori. Infine si chiede quali attività si intendano avviare, con urgenza, per restituire già per l’estate 2024 il libero accesso al mare a tutti i cittadini ed in particolare ai diversamente abili, agli anziani, alle mamme con carrozzine, ai bambini e ai soccorritori per eventuali emergenze e, soprattutto, se l’ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio Comunale in data 28 giugno 2021, sia stato preso in considerazione e quali azioni siano state avviate”.