Solo un pari per Zeman

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Il tecnico boemo fa vedere a sprazzi il suo calcio ma i suoi interpreti non sono sempre pronti a diffondere il verbo. 2 a 2 con La Juve Stabia e addio terzo posto

Pescara- Neanche Zeman riesce a curare il malato. Finisce 2 a 2 la prima del boemo sulla panchina dei biancazzurri, con il suo verbo coniugato solo a tratti, Certo, il tecnico di Praga ha avuto poco tempo per fissare il suo credo ma, non si bestemmia se si afferma che, gli apostoli visti oggi all’opera, sono i meno indicati a diffondere la sua parola. Una giornata in chiaroscuro per i pescaresi che oggi sono stati raggiunti al terzo posto dal Foggia, con la differenza reti che premia i dauni. All’orizzonte adesso c’è solo la trasferta a Vallo di Lucania col Gelbison che gli adriatici non possono sbagliare.

Arriva allo scadere del I tempo il gol del Pescara grazie a Facundo Lescano. L’attaccante argentino, tornato in campo dal primo minuto, ha trasformato in gol un assist perfetto di Mora ispirato da Desogus. E’ stato l’unico vero lampo della formazione biancazurra che, per tutta la prima frazione di gioco, ha subito la maggiore vivacità della compagine stabiese. Poche le giocate zemaniane messe in mostra dai pescaresi, in alcuni frangenti, anzi, sono ricomparsi i fantasmi delle ultime gare che avranno allarmato non poco il tecnico di Praga.  Il ritorno del boemo sulle rive dell’adriatico non è stato scevro di sorprese, a cominciare dall’11 scelto in avvio: Cancellotti, Brosco, Boben e Milani davanti a Plizzari, addirittura in mezzo ha impiegato: Aloi, Palmiero e Mora che non sono fulmini di guerra e, davanti Merola, Lescano e Desogus.

La ripresa si apre con i fuochi d’artificio di Merola che, dopo 40 secondi, si beve 4 difensori campani e regala a Lescano la palla del 2 a 0 che l’attaccante argentino non sbaglia. La Juve Stabia sembra un pugile suonato ma al 71’ si rialza.  Silipo, appena entrato al posto di Vimercati, si lancia in una ripartenza fulminante, il Pescara è preso d’infilata e la sua conclusione spettacolare non lascia scampo a Plizzari. Il Pescara, però, torna a ruggire, in un minuto il Pescara sciupa 2 occasionissime, prima con Merola e subito dopo con Lescano ma, sul ribaltamento di fronte Zigoni, che in avvio di II tempo aveva sostituito Bentiveglia, non dà scampo a Plizzari e firma il 2 a 2. La partita non conosce soste, come nella filosofia dei 2 tecnici e le occasioni fioccano da una parte e dall’altra, spettacolare la conclusione all’incrocio dei pali di Pandolfi che fa tremare i legni della porta di Plizzari e i cuori dei tifosi biancazzurri.

Al 92’ tra le proteste generali viene annullato a Merola per un fallo in area stabiese ma c’è ancora il tempo per assistere ad un altro contropiede degli ospiti che, allo scadere, hanno rischiato di regalare 3 punti alla formazione allenata dal vulcanico Pochesci.