Alto Vastese, la Asl in cerca di ambulatori per assistenza primaria

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E’ stata giornata di sopralluoghi, ieri, in alcuni comuni dell’Alto Vastese per la ricerca di ambulatori da dedicare all’assistenza primaria. Una task force di tecnici della Asl, con a capo il Direttore generale Thomas Schael e il Direttore sanitario Flavia Pirola, ha visionato locali utilizzati in precedenza da medici di medicina generale collocati ora a riposo e strutture messe a disposizione dai Comuni nelle quali viene svolta attività sanitaria come sedi di guardia medica. Oggetto di attenzione sono stati Carunchio, Torrebruna, Palmoli e Dogliola, paesi che maggiormente soffrono la carenza di medici e nei quali la Asl intende portare soluzioni organizzative nuove per garantire assistenza nonostante la difficoltà persistente a reperire professionisti disponibili a coprire gli ambulatori lasciati scoperti. Un primo confronto sul tema ha coinvolto anche i sindaci di Castiglione Messer Marino e Schiavi d’Abruzzo.

“In previsione dell’incontro con i Sindaci, fissato per la prossima settimana – chiarisce Schael – la Direzione strategica sta strutturando un progetto articolato, con più soluzioni, già condiviso con i medici presenti sul territorio che abbiamo incontrato nel corso di una riunione assai proficua. Di diversa natura le azioni da mettere in campo: utilizzo di nuove tecnologie, da modulare tenendo conto delle specificità del contesto come età media della popolazione, patologie più diffuse e competenze digitali; impiego diffuso di ambulatori infermieristici; remunerazione extra dei medici di medicina generale già presenti in altri comuni che si rendano disponibili ad assistere utenti rimasti senza medico; coinvolgimento degli incaricati di guardia medica anche in orario diurno. Il progetto completo sarà illustrato in anteprima agli amministratori locali, comprensibilmente preoccupati dal rischio di vuoto assistenziale che siamo decisi a contrastare con ogni mezzo. Ma una raccomandazione mi sento di fare ai cittadini il cui medico è andato in pensione: evitare nuove scelte che cadano su sanitari che operano sulla costa o nei grandi centri urbani, perché il nostro investimento sui territori rimasti scoperti è forte, e tutti potranno ricavare maggiore beneficio, anche in termini di assistenza a domicilio, da soluzioni che andiamo a mettere in atto sul posto”.