MANIFESTAZIONE OSS A TERAMO, FEDELE DOMANI IN PIAZZA CON I LAVORATORI. “HO PRESENTATO UNA RISOLUZIONE PER SBLOCCARE LO STALLO CREATO DA ASL E REGIONE”
“Sarò convintamente presente domani alla manifestazione indetta a Teramo dagli OSS delle Asl abruzzesi, che si riuniranno dalle 10:30 davanti all’Ospedale Mazzini, per chiedere alla Regione Abruzzo e all’Assessore con delega alla Sanità Nicoletta Verì di procedere con l’inserimento in servizio dei vincitori del Concorsone indetto dalla Asl di Teramo, quale capofila, per l’assunzione degli OSS. E’ una battaglia di giustizia che ho sposato sin dall’inizio tanto che la scorsa settimana, dopo la mia denuncia pubblica sulla questione, ho depositato una Risoluzione che mira a sbloccare la situazione di stallo creata dalla Regione e dalle Asl” ad affermarlo è il Consigliere regionale Giorgio Fedele che poi spiega nel dettaglio “La Risoluzione sarà discussa proprio domani in commissione sanità, che raggiungerò subito dopo aver dato il mio sostegno alla manifestazione, e impegna la Regione Abruzzo a mettere in campo tutto quanto necessario a procedere sia con la chiamate in servizio dei vincitori, sia con lo scorrimento della graduatoria per colmare le carenze nelle strutture sanitarie della regione. Infatti, in particolare nella Asl 1, le carenze di personale sono molto più ampie di quelle inserite nel bando di concorso - solo 12 per tutta la provincia dell’aquila - e quindi sarà sicuramente necessario procedere con lo scorrimento della graduatoria fino a raggiungere un numero congruo di assunzioni. Il documento inoltre vuole spingere questa maggioranza di centrodestra a uscire dall’immobilismo sulla lotta alla carenza di personale e a prendere le redini del sistema sanitario locale che impone soluzioni rapide e percorribili. Mi aspetto quindi che la Risoluzione a mia firma venga approvata senza indugi dai commissari che domani parteciperanno alla seduta. Non si può più perdere tempo", conclude, "tanto i professionisti sanitari che i cittadini meritano soluzioni concrete e non più le solite promesse di cui abbiamo le orecchie piene”.